"Il mio è un atto d'amore al cinema
anni Venti che era un cinema senza parole, ma per niente muto.
Con questo documentario racconto il mio Paese capace di cose
incredibili, che neppure gli italiani sanno, ma anche pieno di
pericolose contraddizioni". Così stamani a Roma il regista
Egidio Eronico racconta il suo AMATE SPONDE in sala dal 14
marzo, nella giornata Nazionale del Paesaggio, con Luce
Cinecittà dopo essere approdato alla Festa di Roma e al Torino
Film Fest. Il film è una sorta di 'landscape-suite in 4k' che
racconta, con sole immagini e musica (composta da Vittorio
Cosma), un'Italia dalle Alpi alla Sicilia, attraverso personaggi
urbani ed extraurbani, mondo del lavoro e svago, architetture e
spazio, antichi riti e danza. Insomma una girandola di immagini
con solo, a volte, rumori di sottofondo.
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