''Riguardo ai meme che circolano in
rete mi sono fatta una risata. Ho scelto consapevolmente la
Venere di Botticelli, un'icona conosciuta in tutto il mondo e
simbolo della nostra italianità. È evidente che non la potevamo
proporre nella campagna così com'è dipinta, perché uno degli
obiettivi di questa campagna internazionale è quello di
avvicinare i giovani, abbiamo quindi utilizzato strumenti e
linguaggi a loro vicini''. Così la ministra del Turismo Daniela
Santanchè, ospite di 'Non Stop News' su RTL 102.5 in compagnia
di Barbara Sala, Luigi Santarelli e Antonio Sica, risponde sulla
nuova e discussa campagna pubblicitaria per promuovere l'Italia
nel mondo: Italia: Open To Meraviglia. La nuova campagna
promozionale di Ministero del Turismo ed Enit sceglie come
ambasciatrice d'eccezione la Venere di Sandro Botticelli,
suscitando non poche critiche e l'ironia del web.
Molte critiche anche per il costo della campagna. ''Nove milioni
è il costo della campagna che faremo in tutto il mondo, ossia
gli acquisti degli spazi negli aeroporti, nelle stazioni, nelle
città, dagli Stati Uniti d'America all'India, fino a toccare
tutti i Paesi e i continenti. Come sempre, quando c'è malafede,
vengono veicolate delle informazioni errate, lo fanno solo per
avere qualcosa da dire. Non è che la campagna sia costata nove
milioni, solo un cretino potrebbe pensare una cosa del genere'',
chiarisce la ministra.
Sul parere di molti che riassumono la campagna con la solita
retorica dell'Italia pizza, spaghetti e mandolino, Daniela
Santanchè risponde: ''Non capisco la critica, la pizza è famosa
in tutto il mondo, fa parte della dieta mediterranea e della
nostra cucina, che è apprezzata, imitata e copiata in tutto il
mondo. Forse viene criticata dalle persone un po' snob e radical
chic che mangiano caviale e salmone, ma la maggioranza degli
italiani e dei tanti turisti che arrivano da ogni parte del
mondo la apprezzano. Poi, per chi è abituato a bere champagne e
a mangiare caviale capisco che la pizza sia un po' pop''.
Italia: Open To Meraviglia è una campagna che mira a promuovere
il 'brand Italia' nel mondo. Ai microfoni di RTL 102.5, la
ministra del Turismo spiega: ''Noi abbiamo il terzo brand al
mondo: l'Italia. Lo dico sempre a tutti gli assessori al turismo
e ai presidenti delle regioni. Quando andiamo all'estero
dobbiamo promuovere l'Italia, poi le sue specificità. Chi viene
dall'estero non conosce le nostre città, conosce l'Italia. Non
credo sia un giusto metodo di comunicazione promuoverla
diversamente, è come se la Coca-Cola promuovesse la caffeina,
che è solo un ingrediente della ricetta. C'è voglia di Italia
nel mondo. Finalmente il turismo, che è il settore che ha
sofferto di più durante la pandemia, sta tornando ai numeri del
2019, un anno storico. Sono certa che il 2023 sarà l'anno del
sorpasso di quell'anno pre-pandemico'', dice.
''I dati di Pasqua sono confortanti, in alcune regioni e città i
dati del 2019 sono già stati superati. Questa tendenza mi dà la
certezza che quest'anno sarà l'anno del sorpasso, magari anche
grazie alla Venere di questa campagna, così criticata. Faremo i
conti alla fine dell'anno'', continua Daniela Santanchè
commentando i dati del turismo italiano nel periodo di Pasqua.
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