NEW YORK - Torna in Grecia la moneta piu' cara della storia: fatta coniare in oro da Bruto nel 42 avanti Cristo per celebrare l'assassinio di Giulio Cesare il 15 marzo di due anni prima, e' stata restituita alle autorita' elleniche dal Dipartimento della Homeland Security al termine di un'inchiesta della procura di New York. La moneta delle Idi di Marzo e' una delle tre in oro di quella edizione sopravvissute al passare del tempo: ne esistono un centinaio anche in argento, e il loro valore e' nettamente inferiore. Le autorita' americane sostengono che il prezioso denaro, su cui e' raffigurato il profilo del capo dei congiurati nel complotto contro Cesare, sia stato scoperto oltre un decennio fa in una zona della Grecia dove Bruto e il suo alleato nella guerra civile, Gaio Cassio Longino, avevano stazionato i loro eserciti.
Esportata illegalmente dall'Europa, la moneta passo' poi di mano l'ultima volta nell'ottobre 2020 in una vendita della casa d'aste londinese Roma Numismatics a cui, secondo il sito ArtNews, sarebbe stata consegnata qualche anno prima dal commerciante di monete italiano trapiantato nel Regno Unito, Italo Vecchi. Da capogiro il prezzo pagato da un milionario americano rimasto anonimo: 4,2 milioni di dollari, un record tuttora imbattuto per una moneta antica. Secondo la Homeland Security, la descrizione della provenienza del pezzo era stata falsificata dopo che i venditori non erano riusciti a farla passare, come spesso accade nelle zone grige del mercato dell'arte, per "originaria da una collezione svizzera". Il proprietario di Roma Numismatics, Richard Beale, e' stato arrestato in gennaio: un ex militare britannico entrato qualche anno prima nel mondo della numismatica, dovra' rispondere di accuse di truffa, possesso di beni rubati e complicita' per il suo ruolo di organizzazione della transazione. L'inchiesta su Vecchi e' ancora in corso. Il nuovo acquirente ha a sua volta acconsentito alla richiesta di sequestro. Con la moneta altri 28 reperti antichi sono stati restituiti alla Grecia: tra questi un vaso e alcune figurine di marmo della collezione di Shelby White, una nota collezionista newyorchese le cui raccolte sono da mesi nel mirino della procura.
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