(di Rodolfo Calò)
"I due più grandi e completi
laboratori di imbalsamazione" egizi mai rinvenuti finora, uno
per esseri umani e l'altro per animali, sono stati scoperti a
Saqqara, la necropoli 30 km a sud del Cairo. Lo annuncia un
testo diffuso dal ministero delle Antichità egiziano dando conto
della scoperta anche di "due tombe e di una collezione di
manufatti" compiuta da una missione archeologica egiziana a
Saqqara, "una delle più grandi necropoli reali d'Egitto che
ospita il più antico edificio in pietra della storia, la
Piramide a gradoni di Djoser".
I due laboratori risalgono alla 30/a dinastia e al periodo
tolemaico, mentre le due tombe ricadono nell'Antico e nel Nuovo
Regno. Il laboratorio esseri umani ha "una forma rettangolare ed
è suddiviso all'interno in diverse stanze dotate di letti di
pietra dove il defunto veniva adagiato per la mummificazione.
Ogni letto è lungo due metri e largo 50 cm"; entrambi "sono
ricoperti di gesso e terminano con canali di scolo", viene
precisato.
"All'interno di ogni stanza del laboratorio, la missione ha
portato alla luce una collezione di vasi di argilla, tra cui
quelli utilizzati per la mummificazione, nonché una collezione
di strumenti" e "vasi rituali", precisa la nota.
Anche il laboratorio per l'imbalsamazione di "animali sacri",
con "cinque letti in pietra", ha "forma rettangolare" ed è
"fatto di fango con pavimenti in pietra. È costituito da un
gruppo di stanze all'interno delle quali è stata trovata una
collezione di vasi di argilla e di sepolture per animali insieme
a strumenti di bronzo utilizzati nel processo di
mummificazione".
Circa le tombe, una appartiene "a un alto funzionario della V
dinastia (2400 a.C.) chiamato 'Ne Hesut Ba', che era il capo
degli scribi e il sacerdote di Horus e Maat.
La seconda è di un sacerdote Qadish chiamato "Men Kheber" della
XVIII dinastia (1400 a.C.).
La monumentale tomba dell'Antico Regno, di tipo "mastaba", ha
una facciata dipinta su pietra con i nomi del defunto e di sua
moglie, un'architrave con i diversi titoli della coppia e
pitture con scene di vita quotidiana, di coltivazione e di
caccia. La tomba del Nuovo Regno è scavata nella roccia e ha
anch'essa una porta e un architrave decorati con i nomi del
defunto e della moglie. All'interno è stata trovata una nicchia
con una statua di alabastro lunga un metro, decorata con un
geroglifico blù e raffigurante il proprietario della tomba in
abito lungo, parrucca e un fiore di loto in una mano.
Nello scavo cominciato nell'agosto scorso sono stati
rinvenuti altri simulacri, tra cui una collezione di statue in
legno di un uomo di nome Nesu Henu e di sua moglie, della V
dinastia, e una bara antropoide dipinta del III Periodo
intermedio. È stata portata alla luce anche una collezione di
statuette funebri, dette "ushabti".
Le scoperte sono state illustrate in una conferenza stampa
tenuta sul posto dal Segretario generale del Supremo consiglio
delle antichità egiziane, Mostafa Waziri, cui è intervenuto
anche il ministro del Turismo e delle Antichità, Ahmed Issa,
dicendo fra l'altro che "l'Egitto, e in particolare il sito
archeologico di Saqqara, non ha ancora svelato i suoi segreti e
che ce ne sono molti altri in arrivo".
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