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Le mostre del week end, da Masaccio e Tiepolo a Bill Viola

Le mostre del week end, da Masaccio e Tiepolo a Bill Viola

A Rovigo la pittura di Renoir, a Torino i maestri dell'ukiyo-e

ROVIGO, 22 febbraio 2023, 18:06

di Marzia Apice

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Grandissimi nomi protagonisti delle mostre che aprono in questa settimana, da Masaccio a Tiepolo, da Renoir ai maestri giapponesi dell'ukiyo-e fino a Bill Viola.

ROVIGO - "Renoir: l'alba di un nuovo classicismo", curata da Paolo Bolpagni, a Palazzo Roverella dal 25 febbraio al 25 giugno, documenta la rivoluzione creativa che interessò il famoso artista dopo un viaggio in Italia nel 1881. Renoir infatti abbandonò la tecnica e la poetica impressionista in favore di un tratto più nitido e una maggiore attenzione alle volumetrie, nel segno di una personale forma di classicismo. Nel percorso sono esposte le opere realizzate a partire dal 1881 fino a quelle della vecchiaia.

MILANO - Riflettori su Bill Viola a Milano, con una grande mostra a lui dedicata, in programma a Palazzo Reale dal 24 febbraio al 25 giugno: a cura di Kira Perov, moglie dell'artista e direttore esecutivo del Bill Viola Studio, il progetto espositivo presenta 15 opere che coprono 30 anni di carriera. La mostra si configura per il visitatore come un autentico viaggio interiore attraverso le profonde questioni legate alla vita, alla morte e all'ambiente che Bill Viola, riconosciuto come un genio della videoarte, esplora con immagini al rallentatore in un mix di luce, colore e suono. Dal 22 febbraio al 7 maggio il Museo Diocesano di Milano ospita la Crocifissione di Masaccio.
    L'opera, uno dei capolavori dell'artista, è oggi custodita al Museo di Capodimonte di Napoli: si tratta di una tavola un tempo cuspide del polittico realizzato nel 1426 (su commissione del notaio ser Giuliano di Colino degli Scarsi da San Giusto per la sua cappella nella chiesa di Santa Maria del Carmine a Pisa), poi smembrato già alla fine del XVI secolo, nella quale Masaccio interpreta con grande umanità il dramma della Madonna, san Giovanni Battista e la Maddalena che piangono il Cristo Crocifisso.

TORINO - Una selezione di stampe dei maggiori maestri dell'ukiyo-e, quali Hokusai, Hiroshige, Utamaro, Kuniyoshi, Yoshitoshi, Sharaku, oltre ad armature di samurai, kimono, maschere teatrali, rare matrici di stampa, preziosi ornamenti femminili, sculture in pietra, stendardi: sono oltre 300 i capolavori, alcuni mai visti, che compongono la mostra "Utamaro, Hokusai, Hiroshige. Geishe, samurai e la civiltà del piacere", allestita dal 23 febbraio al 25 giugno presso la Società Promotrice delle Belle Arti di Torino. Curata da Francesco Paolo Campione, la mostra analizza l'universo giapponese attraverso un percorso tematico, suddiviso in nove sezioni.

VEROLANUOVA (BS) - La Basilica di San Lorenzo dal 25 febbraio al 4 giugno accoglie nei propri spazi i due dipinti di più ampio formato mai realizzati da Giambattista Tiepolo, appena restaurati. Esposte a pochi centimetri di distanza, le due tele monumentali, alte dieci metri per cinque di larghezza, conservate sulle pareti laterali della cappella del Santissimo Sacramento, sono state dipinte a olio intorno alla metà degli anni quaranta del Settecento su commissione della nobile famiglia Gambara e hanno come soggetto Il sacrificio di Melchisedec e La raccolta della manna.

ROMA - "Romanitas" è la personale di di Fulvio Morella a cura di Sabino Maria Frassà, dal 21 febbraio al 31 luglio al Gaggenau DesignElementi: nel percorso, pensato in occasione della XVI Giornata nazionale del braille, oltre ai quadri scultura anche una selezione di inedite opere tessili dell'artista che ha trasformato il braille in arte e stelle partendo dalla riflessione sulla Città Eterna come metafora dell'esistenza umana in bilico tra gravitas e vanitas. E' dedicata al "Vuoto" la collettiva che Cristallo Odescalchi ospita con la sua curatela fino al 4 marzo nel suo spazio "Struttura". La mostra è il secondo step di una trilogia di esposizioni che si concluderà con un quarto momento di rielaborazione digitale, per investigare le connessioni organiche presenti nella scena artistica romana contemporanea. Dal 24 febbraio, giorno in cui un anno fa iniziò la guerra tra Russia e Ucraina, prende il via il progetto dello scultore Gianfranco Meggiato con l'installazione "L'incontro. Simbolo di Pace" esposta Piazza Cavour fino al 24 marzo, a cura di Rocco Guglielmo e Alessandro Romanini. Contemporaneamente la Galleria Mucciaccia ospita la mostra "Muse Silenti", che presenta una selezione di sculture realizzate dall'artista, tra cui il modello scultoreo dell'installazione di Piazza Cavour.
   

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