PESCOPAGANO - "Tre cerchi al di sopra e dentro l'arco del rovo": è il semplice ma antico rito della "passata" - riservato ai bambini di sesso maschile di età compresa fra due mesi e tre anni - che si rinnoverà domani, a Pescopagano (Potenza), in un appuntamento che richiama in paese anche turisti.
Il rito - ripreso nel 2014 dopo 25 anni di assenza - ha alla base la credenza che "preservasse i più piccoli dall'ernia infantile": il bambino viene "passato" attraverso un arco "ottenuto da un ramo di rovo privato di foglie e spine", spiega Antonio Zazzerini, del gruppo "Pescopagano eventi". Due persone mantengono divaricata l'apertura dell'arco, mentre i "compari" prendono il bimbo dalle mani della madre e gli fanno compiere "tre cerchi al di sopra e dentro l'arco del rovo, secondo la valenza magica del numero dispari".
Finita la "passata", i bambini, avvolti in una coperta, vengono portati nella chiesa dell'Annunziata e "rivestiti ai piedi dell'altare. Il rovo viene rinchiuso e rivestito con del muschio per evitarne il disseccamento, così da tornare a germogliare in nome di una 'magica' connessione tra la salute del bambino e la vitalità dell'arbusto". Secondo gli studiosi, il rito rievoca il parto, nell'ambito di un culto che era diffuso anche in Inghilterra, Spagna, Portogallo e Armenia.
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