MATERA - Un busto in terracotta, realizzato dall'artista Giuseppe Antonello Leone tra il 1949 e il 1950, un quadro dell'artista materano Luigi Guerricchio, una serie di dieci fotocollage del fotografo e grafico Mario Cresci, 40 tavole in china dell'illustratore Giuseppe Palumbo, tratte da Uno si distrae al bivio, opere del ciclo pittorico Italia 61 di Carlo Levi provenienti dal Museo nazionale di Matera, lettere dell'Archivio Leone-Padula di Montemurro sono alcune delle opere che fanno parte della mostra La giovane scalmana di Rocco Scotellaro, inaugurata oggi a Matera presso la Chiesa del Cristo Flagellato dell'ex ospedale San Rocco.
L'iniziativa rientra tra gli eventi promossi dal Museo nazionale per celebrare i 100 anni dalla nascita e i 70 dalla morte di Rocco Scotellaro. La mostra, che resterà aperta fino al 5 giugno, intende leggere l'opera e la personalità di Scotellaro in modo innovativo, facendo dialogare materiali d'archivio e linguaggi del contemporaneo. Nel percorso espositivo, che si avvale di opere interpretative di altri artisti, è possibile visionare anche un servizio sul sindaco poeta realizzato nel 1967 dal giornalista della Rai Mario Trufelli.
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