"La rocca" e la "pitu" - un albero di faggio alto oltre 20 metri e un abete - sono i due elementi che, a Rotonda (Potenza), hanno dato il via ai festeggiamenti in onore di Sant'Antonio da Padova, ma anche agli antichi riti arborei lucani - il più noto dei quali è quello del "maggio" di Accettura (Matera) - che da sempre richiamano in Basilicata studiosi e turisti.
A Rotonda, fino al 13 maggio canti, balli, buon cibo e l'incontro dell'uomo con la natura per onorare il Santo Patrono ma anche per rinnovare una tradizione che "si perde nella notta dei tempi", sottolinea il sindaco, Rocco Bruno. I due alberi vengono trainati in paese da molte coppie di grandi buoi: arriveranno il 12 giugno, alla vigilia della festa, e saranno alzati in piazza.
Secondo la leggenda, infatti, Sant'Antonio da Padova sarebbe passato per Rotonda e avrebbe dormito nei boschi del Pollino: anni dopo, un giovane mandriano inciampò nello stesso luogo e precipitò in un burrone: invocò il Santo che lo salvò, apparendo "in tutto il suo splendore". Rientrato in paese, il giovane decise di abbattere un abete e di offrirlo al Santo e da allora il rito si rinnova.
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