Nel giorno del compleanno di Luigi
Vanvitelli (il grande architetto nacque a Napoli il 12 maggio
del 1700), la Reggia di Caserta riceve il regalo più atteso, la
terza stella Michelin riservata a luoghi come città e monumenti
- sarà assegnata quest'anno anche ad Ercolano - che testimonia
la crescita dell'appeal internazionale del Palazzo Borbonico e
soprattutto la certezza, consegnata al milione e mezzo di
turisti che ogni anno acquistano la quasi centenaria guida - fu
fondata nel 1926 - che una visita alla Reggia va necessariamente
fatta, soprattutto come viaggio autonomo, dunque da non perdere.
Senza se e senza ma. Mentre prima, con le due stelle, si
raccomandava una deviazione dal proprio itinerario, ad esempio
Napoli, cosa ben diversa.
La Reggia si aggiunge a 250 città e siti italiani che possono
già fregiarsi della terza stella. "Perché solo adesso la terza
stella? Non è una questione di campanilismo" si affretta a
garantire Philippe Orain, direttore delle Guide Verdi Michelin,
ben sapendo che la Reggia di Caserta è spesso paragonata a
quella parigina di Versailles, che peraltro ha numeri - si pensi
a quello dei visitatori - ben più alti di quelli fatti
registrare dal sito casertano.
"Da sei anni - spiega Orain - osserviamo la Reggia di Caserta
e solo negli ultimi tempi è cresciuta la qualità dei servizi e
dell'accoglienza tanto da meritare la terza stella. Oggi la
Reggia vive tutto l'anno ed è perfettamente integrata nel
territorio che la circonda, mentre prima sembrava una bella
addormentata". Per maturare tale scelta, Orain nel settembre
dello scorso anno è venuto in incognito alla Reggia - prima di
lui era venuto già un collaboratore - restando per quattro ore,
e servendosi della navetta per spostarsi lungo il Parco. "Per me
il Giardino Inglese della Reggia, tra le aree verdi di questo
tipo, è il più bello in Italia, mentre lo scalone è il più bello
del mondo". Un riconoscimento soprattutto al lavoro del
direttore della Reggia Tiziana Maffei (arrivata a luglio del
2019), che commossa, ringrazia "tutto il personale che in questi
anni ha fatto sacrifici enormi per gestire con una qualità
sempre crescente un monumento così grande e complesso".
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