(di Ida Bini)
E' l'elegante Palazzo Marchi di
Parma a ospitare "Guardando oltre", la mostra di Stefano
Bombardieri in programma dall'1 aprile al 21 maggio all'interno
del "Parma 360 Festival della creatività contemporanea",
manifestazione a cura di Chiara Canali e Camilla Mineo, che ha
come tema "Crossover", la contaminazione tra linguaggi, stili,
forme e simbologie diverse. L'esposizione di Bombardieri, a cura
di Paola Marucci ed Emanuela Venturini in coproduzione con
Oblong Contemporary Art Gallery di Dubai e Forte dei Marmi, è
stata pensata proprio per le ricche sale del settecentesco
Palazzo Marchi, la cui bellezza è al centro del dialogo che
l'artista crea con le sue opere, alternate tra le più iconiche e
concettuali e gli storici spazi che le accolgono in un percorso
tra passato e presente. L'artista Stefano Bombardieri è noto per
le sue sculture grandi e audaci di grossi animali selvatici come
i gorilla o i rinoceronti, spesso rappresentati sospesi,
intrappolati o schiacciati da montagne di bagagli. La mostra di
Parma è costituita da opere monumentali e alcune inedite,
incentrate sul rapporto tra uomo e natura, dove l'animale
rappresenta non soltanto l'anello di congiunzione ma anche lo
specchio attraverso il quale riflettersi e riflettere
sull'eredità che il nostro tempo lascerà al futuro. Tra le opere
esposte "Marta e l'elefante", scultura emblematica che si
racconta attraverso un QR-code da cui si attiva il dialogo in
diverse lingue tra la bambina e l'elefante interpretato da tre
attori; "Struzzo Rubik Whitehorse", che rappresenta uno struzzo
che si tuffa nel celebre cubo colorato di Erno Rubik come
metafora del mondo contemporaneo. E, ancora, la scultura
"Gorilla seduto" che con il suo codice numerico appeso al collo
richiama l'attenzione dello spettatore sul pericolo di
estinzione del più grande ominide vivente; e "Balancing on the
past", opera formata da quattro elementi scultorei posti in
sequenza a comporre il dialogo tra un bambino e gli elementi
stessi. La mostra accoglie anche PILA-47, un interessante
progetto, frutto della sua collaborazione con lo Studio
Nava+Arosio, due pluripremiati designer italiani: si tratta di
una seduta che ingabbia una serie di sculture di Bombardieri -
una serie di teste di gorilla e di grosse pietre - che è un
invito a dedicare un posto speciale alla cultura e alle arti nel
momento del convivio. Un'altra opera emblematica, giocosa e
vagamente ironica, è "Rhino petrol company", dove l'imponenza
del rinoceronte viene schiacciata dai fusti di petrolio, come
simbolo della natura soffocata dall'azione dell'uomo. Il
percorso espositivo di Bombardieri si completa presso La
Galleria di via Emilia Est 7/B che ospita, negli spazi comuni,
una riproduzione a dimensioni monumentali della scultura
"Omaggio a Colbert", realizzata in collaborazione con
Termoblock: è un elefante seduto di fronte a un monaco in
preghiera come simbolo di buon auspicio e capacità di rimuovere
gli ostacoli. La mostra di Palazzo Marchi è aperta venerdì,
sabato, domenica e festivi, dalle 11 alle 20.
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