BOLOGNA - Sarà inaugurata sabato 6 maggio a Medicina (Bologna) la mostra "Il Canale Emiliano Romagnolo nello sguardo di Enrico Pasquali", in omaggio al fotografo nel centenario della nascita (1923-2004). L'apertura della mostra, nei locali delle ex Officine, sarà anche occasione per presentare il progetto di restauro delle Nuove Officine della Cultura, finanziato con risorse Pnrr per 4,5 milioni: gli spazi riqualificati saranno dedicati alla cultura e all'archivio, salvaguardando il patrimonio storico e artistico comunale.
L'esposizione, a ingresso gratuito, sarà visitabile dal 7 maggio all'11 giugno, sabato dalle 10 alle 13 e domenica dalle 10 alle 16.30: l'evento rientra nella settimana nazionale della Bonifica e dell'Irrigazione (13-21 maggio).
La mostra documenta lo sguardo di Pasquali sul grandioso cantiere del Canale Emiliano Romagnolo. Pasquali fotografa dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta le maestranze, i progettisti e i tecnici, i materiali e le opere ingegneristiche. Degli oltre mille scatti effettuati dal fotografo sono stati scelti quelli per l'esposizione, dei quali molti inediti, che documentano la realizzazione di una delle più importanti opere idrauliche italiane del XX secolo. Anche le videointerviste ai dipendenti assunti negli anni Cinquanta, quando i lavori di costruzione e l'attività di sperimentazione hanno preso il via, sono documenti ritenuti fondamentali per comprendere la storia del territorio e di un'opera idraulica indispensabile per l'economia produttiva della regione come il Canale EmilianoRomagnolo.
La mostra, promossa dal Comune di Medicina in collaborazione con il Cer, si inserisce in un programma di Celebrazione del Centenario della nascita di Enrico Pasquali, che si concluderà nell'autunno/inverno con un ulteriore evento espositivo a Castel Guelfo. "Festeggiare Enrico Pasquali e il suo lavoro - commenta il sindaco Matteo Montanari - è il modo ideale per aprire al pubblico i nuovi spazi comunali. Le sue foto raccontano la nostra storia, testimoniano i cambiamenti del nostro territorio e svelano pezzi di vita di tante donne e uomini di questa regione. Esattamente l'obiettivo che il Comune si è posto nel pensare le Nuove Officine della Cultura".
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