TRIESTE - Il Castelletto, l'edificio più antico del Parco di Miramare, ha riaperto i battenti dopo un lungo e minuzioso restauro durato due anni. All'epoca, nel 1856 quando fu progettato da Carl Junker, il (relativamente) piccolo manufatto era l'unica costruzione della zona: quello che sarebbe diventato il Castello di Miramare, più in basso e sul mare, stava sorgendo lentamente, e ciò che oggi è una zona lussureggiante e ricca dal punto di vista botanico, non c'era.
Dalla piccola terrazza - che affaccia all' interno - Massimiliano d'Asburgo poteva controllare che i lavori del Castello proseguissero con solerzia. Il Castelletto ospitò anche la consorte, Carlotta del Belgio, e vari blasonati parenti.
Come è irregolare la pianta dell'edificio così è eterogeneo lo stile interno con una Stanza nordica che fungeva da soggiorno, rivestita di boiserie, una Sala fiamminga adibita a camera da letto, anche questa con una imponente boiserie con al soffitto stemmi delle famiglie dei coniugi, un Salottino moresco al primo piano, di colore rosso e con quadri che in arabo riportano passi del Corano. Il Castelletto ha poi una soffitta non abitabile ma con tante finestre e una torretta che affaccia su quattro lati.
Nel tempo ha avuto varie destinazioni d'uso tra cui Galleria Nazionale d'Arte Antica e sede del WWF; dal 2016 è rimasto chiuso. Il restauro è stato seguito dal funzionario architetto del Museo storico Francesco Krecic. L'intervento di "questo castello in miniatura - ha spiegato il direttore del Museo storico, Andreina Contessa - uno scrigno unico, è stato condotto come un unico pezzo da collezione di cui si voleva preservare l'atmosfera elegante, semplice e intima, propria degli appartamenti privati dei giovani arciduchi".
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