UDINE - Un ciclo di interventi artistici che, attraverso le suggestioni delle luci d'artista e della text art, scandiranno le tappe di un percorso poetico e fisico che Pier Paolo Pasolini si trovava a percorrere ogni giorno in bicicletta nel Friuli delle sue origini, tra Valvasone, Casarsa e Codroipo. A proporlo è il progetto ParoleParoleParole opera diffusa e "attraversabile", presentata oggi a Udine.
Un omaggio alla figura di Pasolini nel Friuli della sua gioventù, legata anche alla sua esperienza di insegnante, sulla scorta di parole chiave tratte dalla sua opera in lingua friulana: "Pardilàdaidís" (Al di là dei giorni), "L'aghe e cor" (l'acqua scorre), "Lûs tra i morârs" (Luce tra gli alberi), "Brusâ d'amôr" (Bruciare d'amore).
"Quattro costruzioni semantiche - spiegano gli ideatori, il collettivo di Social Art Dmav e l'associazione Start Cultura - che, attraverso installazioni luminose al neon applicate sulle facciate di alcuni edifici e una lunga scritta a terra, riproducono fedelmente la scrittura del poeta e i nuclei centrali della sua poetica". Lungo questo itinerario "immersivo nei luoghi giovanili di Pasolini" si potrà anche ascoltare l'ambientazione sonora PPP Suite creata da Dmav in collaborazione con l'artista e compositore Antonio Della Marina.
L'inaugurazione del progetto è in programma il 26 maggio al Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, con l'accensione della luce d'artista "Brusâ d'amôr" e la proiezione del videoracconto "Strade bianche". Il 27 maggio a Valvasone toccherà alla luce d'artista "L'aghe e cor" e alla performance "Voci sulle luci" a cura del regista Massimo Navone. A seguire, l'accensione di "Lûs tra i morârs" accompagnata dall'ascolto amplificato dell'audio installazione PPP Suite. Infine, il 28 maggio, l'escursione "Sulle ruote di Pasolini", tour in bicicletta alla scoperta delle installazioni artistiche che compongono l'opera di arte pubblica, organizzata con Fiab Medio Friuli - Amici del Pedale. Il ciclo di interventi di arte pubblica, annunciano gli organizzatori, resterà "patrimonio permanente dei luoghi e delle comunità che li ospitano".
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