Torna domenica 2 aprile a
Polverigi in provincia di Ancona la "Passione", la più antica
rassegna sul canto rituale di questua orale marchigiano. La
Rassegna internazionale, alla 48esima edizione, è a cura del
Centro Tradizioni Popolari, con la collaborazione di Comune di
Polverigi, La Macina e Pro Loco. Per tutto l'arco della giornata
più di duecento cantori e suonatori popolari proporranno il
canto della Passione casa per casa, come augurio di benessere e
di abbondanza, in cambio di cibo, vino ed offerte di denaro,
destinati al banchetto che conclude la festa.
I canti di questua sono eventi rituali legati al ciclo della
natura che nasce, muore e risorge e sintetizzano lo stesso ciclo
vitale dell'uomo. Grande diffusione nell'Italia centrale ha
avuto il Canto della Passiò, noto anche come "Orologio della
Passione" perché il testo ripercorre, ora per ora, il processo,
la crocefissione, il martirio e la resurrezione di Cristo.
Lauda, quella della Passione, di eccezionale valore storico,
contemporanea alle Sacre Rappresentazioni del XII secolo. Viene
eseguita regolarmente da un suonatore di organetto o fisarmonica
e da due cantori che si alternano, una stanza per uno,
accompagnandosi con il cembalo ed il triangolo.
La tradizione rischiava di andare perduta, con la scomparsa
della civiltà contadina e delle sue consuetudini. L'ha
recuperata, decenni fa, il Centro Tradizioni Popolari, insieme
ad altri canti rituali legati alle stagioni come a gennaio la
Pasquella di Montecarotto, e in primavera a Monsano lo
Scacciamarzo, unico canto rituale di questua infantile, e a
Morro d'Alba il Cantamaggio.
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