Nella recente serie targata Netflix,
"La legge di Lidia Poët", Torino è stata vista, scoperta e
apprezzata dal pubblico internazionale probabilmente come mai
accaduto sino ad ora. La fiction, interpretata da Matilda De
Angelis e realizzata con la collaborazione di Film Commission
Torino Piemonte, si è rivelata un vero e proprio fenomeno e con
lei la città che appare come una vera e propria co-protagonista,
con la magniloquenza dei palazzi barocchi e i magnifici scorci
tra i lunghi portici e il fiume Po.
Di qui l'idea di farne una opportunità per il turismo e la
valorizzazione della città lanciata da Laura Audi, fondatrice e
direttrice tecnica di Somewhere Tour Operator, già ideatrice dei
tour icona Torino Magica e Torino Sotterranea. Il percorso
scelto nasce dallo studio di documentazione di archivio, quale
la tesi di laurea della stessa Lidia Poët, dal libro di Cristina
Ricci "Lidia Poët. Vita e battaglie della prima avvocata
italiana, pioniera dell'emancipazione femminile", edito da
Graphot, e prosegue nella ricerca delle location e degli scorci
più evocativi visti nella serie tv, fino al bozzetto e alla
realizzazione del costume di scena e ad una narrazione attenta
all'equilibrio tra storia e fiction. Un altro modo per scoprire,
attraverso il turismo, la straordinaria personalità di Lidia
Poët e celebrarne i fondamentali contributi nell'ambito
dell'emancipazione femminile.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA