Da Garibaldi a Cossiga, da Cavour
ad Antonio Segni, e ancora Grazia Deledda, Enzo Ferrari,
Pirandello, Emilio Lussu, Verdi, Maria Lai. Gli ultimi voleri
dei personaggi della storia, dell'arte, della letteratura e
della politica italiana portati a conoscenza del pubblico con la
mostra "Io qui sottoscritto. Testamenti di grandi italiani", che
sarà a Sassari dal 10 maggio al 4 giugno nella Biblioteca
universitaria.
Realizzata dal Consiglio nazionale del notariato e dalla
Fondazione italiana del notariato, la mostra è nata nel 2012 e
dopo essere stata accolta in diverse città, arriva ora in
Sardegna, arricchendosi con i testamenti di alcuni dei
personaggi più illustri dell'Isola. Nell'esposizione allestita
nei locali dell'ex ospedale civile di piazza Fiume, costruito
nel 1843 per volere del Re Carlo Alberto, si potranno visionare
una serie di documenti che raccontano l'Italia così come
traspare dai testamenti dei personaggi che hanno contribuito a
scrivere la storia del Paese. Documenti emozionanti sia per il
contenuto, sia per la forma. Sulla carta ingiallita dal tempo si
potranno leggere le parole impresse con mano ora ferma, ora
tremante, da donne e uomini che oltre a testamenti scritti,
hanno tramandato anche dei lasciti morali.
A emozionare sono soprattutto le firme in calce a ogni
documento, che rendono autentiche e immortali le parole e le
volontà. Come quelle di Giuseppe Garibaldi, che dettava
minuziosamente le istruzioni per la sua sepoltura: "Il mio
cadavere sarà cremato con la legna di Caprera e con un pizzico
di cenere, chiuso in un'urna di granito, collocata nella tomba
delle mie bambine…La mia salma vestirà camicia rossa".
O ancora le parole di Emilio Lussu: "Nomino erede universale
della mia proprietà esistente il Comune di Armungia perché lo
amministri e ne disponga nell'interesse delle famiglie più
povere".
Documenti che uscendo dagli archivi in cui sono custoditi
diventano testamento di un Paese, della sua storia, della sua
cultura, della sua umanità.
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