Un successo oltre ogni attesa
quello raccolto dai Borghi dei Tesori e dalle Vie dei Tesori, i
due progetti siciliani presentati alla Borsa Internazionale del
Turismo, a Milano. I due circuiti sono stati presentati nel
padiglione della Regione siciliana, ospiti dell'assessore al
Turismo Elvira Amata. Con Laura Anello, presidente della
Fondazione Le Vie dei Tesori e dell'associazione Borghi dei
Tesori; Sandro Pappalardo, membro del CdA dell'Enit ed ex
assessore regionale al Turismo; l'attore e performer Luca Vullo,
il regista Marco Savatteri (che ha guidato i performer che hanno
animato la Bit); Pierfilippo Spoto, animatore del turismo nei
borghi, Alberto Russo di Poste Italiane, che ha sostenuto
l'anno scorso i progetti.
I luoghi da visitare sono centinaia in città, grandi, piccole
e piccolissime: si preparano alle nuove edizioni 2023 sia i
Borghi dei Tesori, la rete di 45 piccoli comuni che nel 2021 si
sono uniti, sotto l'egida delle Vie dei Tesori, per formare un
circuito nuovo che il pubblico ha premiato con 25 mila
visitatori nelle prime due edizioni; che Le Vie dei Tesori, il
festival "madre" ideato nel 2006 per l'Università di Palermo,
divenuto il più importante progetto dedicato alla valorizzazione
del patrimonio della Sicilia. Anticipato da una preview dal 29
aprile al 14 maggio - costruita con l'Università di Palermo e
dedicata al "Genio di Palermo" - il festival partirà proprio con
i Borghi, in sinergia con le amministrazioni comunali: dal 26
agosto al 10 settembre, tre weekend per scoprire 45 realtà
diverse l'una dall'altra, in tutte e nove le province siciliane.
Dal 16 settembre all'1 ottobre, il primo gruppo di città: dalle
tre del Trapanese, legate profondamente al mare, Trapani,
Marsala e Mazara del Vallo; poi Messina, Enna, Caltanissetta;
attorno a Palermo, Carini, Bagheria e Termini Imerese. E le due
debuttanti, Gela colonia greca affacciata sul mare; e Mazzarino,
la potente signoria dei Branciforte. La terza tranche del
festival partirà il 7 ottobre: fino al 22, per altri tre
weekend, tra la costa sud, con Ragusa, Scicli e Noto; e la costa
ovest, Sciacca e Alcamo, e, più vicina al capoluogo, Cefalù.
Tutto ottobre sarà occupato dalle due "capitali" dell'isola:
Catania e Palermo. Centinaia di luoghi delle più diverse
titolarità: Stato, Regione, Comuni, Diocesi, Università,
privati, visitabili tutti insieme; palazzi nobiliari, cripte
sconosciute, carceri dimenticate, giardini segreti, laboratori
scientifici. Ma anche centinaia di tour condotti da accademici,
botanici, urbanisti, architetti, e un ventaglio di esperienze
speciali: tour in Piper sulle rotte storiche, giri in barca,
degustazioni, escursioni nella natura. "Le Vie dei Tesori, e da
tre anni anche i Borghi dei Tesori - dice il presidente della
Fondazione, Laura Anello - sono la manifestazione di comunità
che si riappropriano del loro patrimonio, imparano a conoscere
la propria storia attraverso luoghi ed esperienze, partecipano a
una semina partecipata di conoscenza e attraggono centinaia di
migliaia di visitatori che trovano una Sicilia tutta aperta e
raccontata. I luoghi abbattono le proprie barriere di
titolarità, pubblica e privata, e diventano un unico museo
diffuso visitabile secondo vicinanza geografica o suggestioni
tematiche: dall'arabo-normanno al Settecento, dai luoghi del
Liberty all'archeologia industriale".
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