Pace, colori, ragione, istinto,
riflessione, azione, tolleranza, spray, gesso. "Punctum", la
mostra delle opere di Omar Hassan, arriva come un "pugno" dritto
all'anima e agli occhi di chi può ammirare i lavori di
quest'artista di fama internazionale, a Palermo per l'anteprima
con la stampa della sua personale ospitata nella Sala Duca di
Montalto, all'interno di Palazzo Reale, cuore pulsante
dell'integrazione e del concetto di multiculturalità che si
sposa alla perfezione con il tratto dell'italo-egiziano. L'arte
di Omar Hassan è in sperimentazione costante ed esplora lo
spazio interstiziale tra classicità e contemporaneità,
connettendo passato, presente e futuro. Non c'è distinzione tra
pittura e scultura.
La prima opera che accoglie il visitatore è una coraggiosa
reinterpretazione della Nike di Samotracia, "in dolce attesa".
Inneggia alla Pace. "Da anni riflettevo su quest'opera, ma
serviva un luogo come Palazzo Reale di Palermo. La Nike
Praegnans è simbolo della vittoria, ma anche della libertà in un
mondo caratterizzato da contraddizioni e guerre. La Nike rinnova
la sua rappresentazione e simboleggia la Pace", ha detto
stamattina Omar Hassan, durante la conferenza stampa di
presentazione di Punctum.
L'inedita mostra è frutto di un dialogo autentico sull'asse
Milano-Palermo tra
l'artista e la stessa Fondazione Federico II. Ma Punctum è anche
la simbiosi tra Omar Hassan e Palazzo Reale nel segno del puro
site-specific: non poteva essere diversamente se l'incontro
avviene tra un artista di madre cristiano-cattolica e padre
musulmano, che lo hanno predisposto alla tolleranza e al nuovo e
il palazzo "fabbrica di idee" sin dai tempi di Federico II, che
custodisce la meravigliosa Cappella Palatina, simbolo per
antonomasia dell'integrazione tra culture.
Sono ben 7 su 15 le opere site-specific: le suggestioni di
Palazzo Reale hanno
stimolato in Omar Hassan un impulso artistico che si concretizza
nella
realizzazione di ∞ Lights, Autoritratto, Pax, Triloquio, No
Filter, la Nona IX e la
Mappa di Palermo.
"Abbiamo voluto Omar Hassan - afferma Gaetano Galvagno,
presidente della
Fondazione Federico II - perché è testimone dell'arte del nostro
tempo. Noi
come Fondazione Federico II abbiamo la responsabilità quotidiana
di
mantenere contemporaneo un Palazzo che è patrimonio dell'Unesco
e che già
in passato fu contraddistinto da un impulso creativo sempre
rivolto in avanti.
Credo che, dal suo punto di vista, Omar Hassan abbia accettato
la sfida per la
stessa ragione. Palazzo Reale è, infatti, il luogo ideale per
mettere in dialogo
passato, presente e futuro ed esprimere la sua arte piena di
azione ed energia,
capace di essere contemporanea, pur accogliendo e rielaborando
la tradizione
dell'arte classica".
"Punctum - ha detto Patrizia Monterosso, direttore generale
della
Fondazione Federico II - è l'insofferenza ad accettare
pigramente un'idea
dell'arte che rinuncia ad esprimersi con energia per addentrarsi
in uno
sperimentalismo creativo che diviene leva critica per aprire gli
occhi sulla
realtà. Il titolo della mostra nasce da una prospettiva
condivisa dalla
Fondazione Federico II con l'artista per concepire le mostre
come reazione ad
una tendenza allarmante di resa dell'arte a quella densità che
non tocca più in
profondità". Energia che esplode imperiosa, per esempio, negli
ormai celebri Breaking Through, che lo hanno reso famoso nel
mondo come artista-boxeur. "I'm not punching to destroy, I'm
creating!", sottolinea Omar, che a Palermo porta due opere di
questa "serie". Com'è noto, agli interessi artistici Hassan ha
affiancato per anni la disciplina della boxe. La mostra aprirà
domani al pubblico e sarà fruibile fino al primo ottobre: è
visitabile dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 16.30 (ultimo
ingresso). Domenica e giorni festivi dalle 8.30 alle 12.30
(ultimo ingresso). Info su: www.punctumomarhassan.it
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