FORTE DEI MARMI (LUCCA) - Mimmo Rotella il genio poliedrico: questo il titolo dell'antologica dedicata all'artista legato al movimento del nouveau réalisme e della pop art internazionale, ospitata dal 30 aprile al 17 settembre a Villa Bertelli a Forte dei Marmi (Lucca).
La mostra, curata da Edoardo Falcioni, raccoglie 45 opere e si sofferma, in particolare, sulle tecniche utilizzate da Rotella nel corso della sua produzione artistica e della sua ricerca. Il percorso parte dai Décollages storici e retro d'affiches, che raccontano l'atto rotelliano di strappare i manifesti dalle strade per poi elaborarli e trasporli su supporti come tele e carte e creare così opere presentate come pittoriche. In mostra poi gli Artypos: le prime opere realizzate con questa innovativa tecnica nacquero dall'intuizione di utilizzare gli scarti della tipografia nelle arti visive, e vennero esposti per la prima volta al pubblico nella retrospettiva al Teatro La Fenice di Venezia nel 1966.
Un'ulteriore sezione riguarda le nuove icone: si tratta di opere che prendono forma attraverso la sovrapposizione di ritagli monocromi su immagini pubblicitarie che rappresentano icone del cinema o della cultura popolare, utilizzate qui come veri e propri frammenti da ricomporre in un nuovo contesto.
L'ultima parte della mostra comprende i Décollages recenti, opere di matrice decisamente pop e figurativa che, si spiega, "mettono in risalto la fenomenologia culturale rotelliana con i suoi perenni rimandi al cinema e allo spettacolo in generale".
La mostra, a ingresso libero, è promossa da Villa Bertelli, Comune di Forte dei Marmi, Fondazione Mimmo Rotella e coprodotta con Oblong Contemporary Art Gallery di Dubai e Forte dei Marmi.
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