Da Fontana a Boetti e Warhol, da
Richter a Kounellis fino a Bonvicini, Schnabel, Fumai. Sono
alcuni artisti presenti con le loro opere nella nuova collezione
permanente del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di
Prato, che ha selezionato 50 tra le circa 1.200 acquisite o
donate dal 1988 a oggi. 'Eccentrica', questo il nome della nuova
collezione, apre al pubblico il 6 maggio e occuperà in modo
permanente un'ala del museo.
Quattro le sezioni espositive in cui si articola il percorso
di Eccentrica: una serie di opere di grandi dimensioni raccolte
nel corso degli anni di attività del Centro Pecci con vari
materiali; una sezione che attraverso l'opera di Lucio Fontana,
ci catapulta verso il passato, dalla Seconda guerra mondiale
fino alle lotte femministe degli anni '70; uno spazio dedicato
all'Italia degli anni '90 e, l'ultima sezione con opere
dell'architettura radicale. Sempre il 6 maggio si inaugura anche
la prima mostra personale in un'istituzione pubblica italiana
della fotografa Lina Pallotta, dal titolo 'Volevo vedermi negli
occhi' (fino al 15 ottobre). La rassegna presenta una selezione
di foto del progetto Porpora, scattate a Porpora Marcasciano,
attivista trans, a partire dal 1990. Quasi 80 immagini si
muovono nello spazio, ora come pagine a muro, ora come strutture
autoportanti. Lorenzo Bini Smaghi, presidente della Fondazione
per le Arti Contemporanee in Toscana spiega che "per il Centro
Pecci si apre oggi una nuova era, all'insegna della inclusione e
dell'accessibilità. Riportare al centro del museo la collezione
significa restituire valore ad un luogo che vuol essere, in
prima istanza, uno spazio aperto alla comunità nonché un punto
di riferimento del contemporaneo per l'intero Paese oltre che a
livello internazionale. Una collezione che continuerà ad
arricchirsi e che, da oggi, contribuisce a valorizzare la grande
offerta artistico-culturale del Centro".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA