È dedicata all'Italia l'edizione
numero 56 del festival delle Nazioni, che si terrà dal 23 agosto
al 7 settembre a Città di Castello e nell'Alta Valle del Tevere.
Il programma, che rivolge una grande attenzione ai giovani,
toccherà la musica nel periodo che va dalla fine dell'ottocento
alla seconda guerra mondiale. Sono previsti 19 eventi principali
e diverse iniziative collaterali, presentati a palazzo Donini
dalla presidente della Regione Donatella Tesei insieme ai
vertici del Festival, il presidente Leonardo Salcerini e il
direttore artistico Aldo Sisillo, e l'assessore alla Cultura di
Città di Castello Michela Botteghi. Lo spettacolo inaugurale
Signorelli e Perugino. L'arte gentile e l'armonia splendida sarà
"un suggestivo intreccio tra musica e arte". L'omaggio ai due
pittori sarà eseguito dall'ensemble Micrologus.
Si rinnoverà anche l'appuntamento con il concorso nazionale
Alberto Burri per gruppi giovanili di musica da camera e ci uno
spettacolo di parole e musica, intitolato Inquietudini ruggenti.
Sulla base di una ricerca storica, racconterà gli anni
dell'inizio del colonialismo italiano. "L'Italia non ha avuto
storia coloniale come Spagna, Inghilterra e Francia, ma vale la
pena gettare uno sguardo sulla produzione musicale del periodo",
sottolineano gli organizzatori.
Tra gli eventi spicca la presenza dell'Atse Tewodros Project,
che presenterà in prima italiana brani musicali della tradizione
etiope, combinati in stile jazz, includendo brani cantati
durante la resistenza etiope all'Italia.
La presidente Tesei ha rivolto un invito a partecipare al
festival "perché merita, e il fatto che è dedicato all'Italia è
un ulteriore motivo per fare bene".
Salcerini ha quindi evidenziato l'importanza "dell'associare
l'edizione ai giovani talenti, sostenendoli e offrendo loro un
palcoscenico".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA