VENEZIA - Il racconto di un "secolo breve" prima del digitale, dal 1910 al 1979, attraverso 407 immagini, la quasi totalità in bianco e nero realizzate da 187 fotografi, tanti quelli famosi, per essere pubblicate in quegli anni nelle riviste del gruppo "Condè Nast", presentate come opere d'arte avulse dal loro contesto editoriale, a illustrare, dice Matthieu Humery, "gli uomini, le donne, i momenti storici, la vita quotidiana, i sogni e le tragedie del XX secolo".
"Frammenti del passato. Tesori fotografici del 20. Secolo", provenienti dagli archivi Condè Nast, in parte acquisiti dalla Pinault Collection nel 2021, che compongono la mostra "Chronorama", in programma a Palazzo Grassi, a Venezia, dal 12 marzo al 7 gennaio prossimi (catalogo Marsilio Arte).
"Nonostante la mostra segua un ordine rigidamente cronologico - rileva in catalogo Bruno Racine, direttore e Ad di Palazzo Grassi-Punta della Dogana - l'esperienza delle immagini è tutt'altro che lineare. Quindi, quel che un tempo era considerato audace e radicale, come una donna con indosso i pantaloni agli inizi del XX secolo, più tardi potrebbe rappresentare il massimo dell'eleganza o della banalità". Proprio "La dottoressa Mary Walker, la prima donna che ha indossato i pantaloni in pubblico" di Paul Thompson, del 1911, è la fotografia che il visitatore incontra nella prima sala. Il percorso - con le immagini firmate da fotografi come Penn, Beaton, Horst, Kertesz, Lee Miller, Brassai, Diane Arbus, Bailey, Klein, Mulas - attraversa sette decenni e offre una esaustiva panoramica delle evoluzioni del gusto nella società occidentale.
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