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Mostre: 'Alla Natura', a Russi un rito magico e salvifico

Mostre: 'Alla Natura', a Russi un rito magico e salvifico

Dieci artisti dal 18 giugno nel ricordo dell'argentina Hyuro

RAVENNA, 15 giugno 2022, 10:55

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'azione artistica "come ultimo rito magico e salvifico" è il tema della mostra 'Alla natura', curata da Alessandra Carini e allestita a Palazzo San Giacomo di Russi (Ravenna) dal 18 giugno al 25 settembre. L'esposizione presenterà opere quasi tutte inedite e site specific e l'intera mostra sarà dedicata all'artista argentina Hyuro, recentemente scomparsa, con lavori di Andreco, Borondo, Daniele Cabri, Dem, Oscar Dominguez, Gola Hundun, Monika Grycko, Chiara Lecca, Margherita Paoletti e Joseph Beuys (1921-1985). L'opera d'arte, o l'azione artistica, diventano riti propiziatori e atti sciamanici, che richiamano gli Spiriti della Natura "a protezione di questo mondo ormai perduto".
    Sotto l'influenza dell'artista-sciamano Joseph Beuys e prendendo spunto dalla Psicomagia di Alejandro Jodorowsky, è stato selezionato un gruppo di artiste e artisti che per gli organizzatori rappresentano al meglio questi concetti: hanno tutti un legame con il territorio, alcuni per aver operato direttamente nel tessuto rurale e urbano attraverso festival e performance, altri per aver preso parte a 'Equidistanze', residenze artistiche che si svolgono a pochi chilometri da Russi.
    Andreco, Borondo, Dem e Gola Hundun sono artisti provenienti dalla street art, conosciuti a livello internazionale e impegnati in ricerche a carattere ambientale e storico. Oscar Dominguez, land artist, lavora con materiale organico che reperisce sul territorio; Chiara Lecca, rappresentata dalla galleria Fumagalli di Milano, focalizza la propria ricerca sulla relazione tra uomo e natura per farne emergere le contraddizioni. Grycko porta l'uso della ceramica al suo estremo, mentre Paoletti, con un linguaggio illustrativo estremamente contemporaneo, attrae lo spettatore più giovane.
    Daniele Cabri, allievo di Cristobal Jodorowsky, è impegnato nella ricerca di simboli e riti ancestrali. Le opere comprenderanno installazioni indoor, performance (con documentazioni video da inserire nel percorso), interventi sull'edificio del palazzo come nel caso di Oscar Dominguez.
   
   

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