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'Voci rosso sangue', spettacolo sulla violenza sulle donne

'Voci rosso sangue', spettacolo sulla violenza sulle donne

Martina Pizziconi: "Molte scambiano la sottomissione per amore"

PERUGIA, 06 maggio 2023, 13:55

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Sulle violenze le prime che devono essere sensibilizzate sono le donne": a dirlo all'ANSA è Martina Pizziconi, attrice teatrale orvietana, da anni trapiantata a Bologna, che da alcuni mesi sta portando in giro per i palcoscenici italiani lo spettacolo-concerto "Voci rosso sangue", in parte tratto dal libro "Ferite a morte, 10 anni dopo" di Serena Dandini.


    Uno spettacolo che prende di petto il tema delle violenze fisiche e psicologiche che quotidianamente le donne sono costrette a subire.

Venerdì sera è andato in scena nella sala del Carmine di Orvieto, con l'accompagnamento dalla chitarra di Gabriele Tardiolo.
    "È un progetto che ho fortemente voluto mettere in scena anche perché io stessa sono stata vittima di stalking, quando ancora in Italia non si parlava di questo reato", spiega Pizziconi. Che attraverso la sua voce narra, appunto, storie di donne violentate e uccise e lo fa alternandosi con brani musicali di Mina, Mannoia e Carmen Consoli, interpretati dalla cantante Sara D'Angelo.
    Lo spettacolo-concerto inizia proprio con l'attrice orvietana che parla della sua vicenda, per poi proseguire nel raccontare le violenze subite dalla ragazza iraniana o dalla bambina africana sottoposta a infibulazione, dalla donna gettata in fondo a un pozzo e dall'aristocratica ammazzata. Come a sottolineare che la violenza non conosce ceto o distinzione sociale.
    "Quando dico che questo spettacolo è rivolto soprattutto alle donne - spiega Pizziconi - è perché molte scambiano la sottomissione per amore: mettete gli occhi al vostro cuore e cercate di riconoscere gli uomini che avete accanto prima che sia troppo tardi", avverte l'attrice. Aggiungendo: "Ovviamente lo spettacolo è motivo di riflessione anche per gli uomini".
    Pizziconi da molti anni è impegnata, con la sua associazione Ambaradan, anche nel teatro per ragazzi, portando in scena centinaia di spettacoli. "Mettere in piedi, in futuro, una produzione sul tema della violenza adatta ai bimbi più piccoli - conclude - è un desiderio che realizzerò. Potrebbe essere un piccolo contributo per far crescere donne e uomini di domani più consapevoli".
   

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