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Dipinto di Enrico Romolo nella Sala del Consiglio di Bologna

Dipinto di Enrico Romolo nella Sala del Consiglio di Bologna

Un'eroina del 1860 esposta fino al 27 ottobre

BOLOGNA, 08 marzo 2024, 16:51

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

In occasione della Giornata Internazionale della donna, nella Sala del Consiglio comunale di Bologna è stato esposto al pubblico il dipinto di Enrico Romolo (1839 - 1889) "Un'eroina della sfortunata Carini in Sicilia" del 1860. Dopo le due Sibille della pittrice bolognese Elisabetta Sirani (1638 - 1665) presentate lo scorso anno, il ritratto realizzato da Romolo in pieno periodo risorgimentale, sarà esposto in Sala Consiliare fino al 27 ottobre prossimo, in una sorta di mostra temporanea e a rotazione di opere d'arte, "volte ad attribuire rilievo e visibilità alle figure femminili della storia della pittura felsinea e del Paese", si legge in un comunicato.
    Il soggetto ritrae a mezzo busto una giovane e avvenente donna che indossa gli abiti tradizionali siciliani ornati da una coccarda tricolore, intenta a caricare un moschetto.
    L'inequivocabile figura, insieme al titolo, che rimanda alle vicine a ancora vive vicende del Risorgimento italiano e in particolare alle sanguinose repressioni che colpirono la cittadina siciliana che aveva osato ribellarsi ai Borboni, colloca il dipinto in quel filone di pittura di storia contemporanea che in quegli anni riscuoteva un notevole successo in tutte le maggiori esposizioni nazionali. L'opera sarà fruibile al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 13, compatibilmente allo svolgimento di attività istituzionali.
    "L'esposizione di questo dipinto, che rappresenta la forza e il coraggio della donna, è un ulteriore tassello del progetto avviato ad inizio mandato, sulla rivisitazione al femminile del Palazzo - ha dichiarato la presidente del Consiglio comunale, Maria Caterina Manca - è un progetto che mi sta particolarmente a cuore, perché coinvolge l'aula del Consiglio, il luogo dove si riunisce il più alto organo rappresentativo dell'intera comunità".
   

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