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A Bologna disposte 23 misure cautelari contro antagonisti

A Bologna disposte 23 misure cautelari contro antagonisti

A seguito sgomberi immobili occupati lo scorso 6 dicembre

BOLOGNA, 04 giugno 2024, 11:38

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

La Polizia sta eseguendo 23 misure cautelari disposte dal Gip di Bologna nei confronti di attivisti a seguito degli sgomberi di alcuni immobili occupati effettuati lo scorso 6 dicembre in cui si registrarono scontri e il ferimento di un dirigente della Digos. In particolare sono stati disposti 13 divieti di dimora nella Città Metropolitana di Bologna e 9 obblighi di presentazione alla Polizia Giudiziaria oltre a un divieto di partecipazione alle manifestazioni pubbliche emesso nei confronti di un minore dal Gip del Tribunale per i Minorenni.
    Disponendo i provvedimenti cautelari il Gip ha accolto la richieste avanzate dal pubblico ministero e dalla Direzione distrettuale antimafia ed antiterrorismo della procura della Repubblica di Bologna riguardo i fatti contestati agli attivisti dei collettivi - di età compresa tra 20 e 25 anni molti dei quali studenti - quando vi furono scontri durante gli sgomberi dei due stabili occupati.
    Secondo le indagini condotte dai poliziotti della Digos, nel corso delle attività di sgombero delle strutture, avvenuto lo scorso 6 dicembre, alcuni attivisti dei collettivi 'Plat' e 'Cua' avrebbero colpito gli agenti presenti sul posto con calci, pugni e lanciato contro di loro diversi oggetti.
    Comportamenti che avrebbero determinato la segnalazione di 33 attivisti con le accuse, a vario titolo, di manifestazione non preavvisata al questore di Bologna, resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesioni aggravate in danno del personale della della Digos di Bologna e dei reparti mobili, lancio di oggetti pericolosi, violenza privata in danno di privati cittadini, interruzione di pubblico servizio, danneggiamenti aggravati, anche a seguito di incendio, travisamento e istigazione a delinquere.
    Al termine degli sgomberi, 11 uomini delle forze dell'ordine - personale della Digos tra cui un dirigente e operatori del reparto mobile - avevano fatto ricorso a cure mediche.
    Alcuni degli attivisti dei collettivi segnalati all'autorità giudiziaria, infine sarebbero anche tra i presenti ad altri episodi come, da ultimo, l'occupazione dei binari della stazione di Bologna, durante una manifestazione pro-Palestina con il temporaneo blocco della circolazione ferroviaria.
   

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