"Invitalia e Leonardo siano garanti di un progetto individuale dell'unica azienda Italiana che produce autobus.
La decisione del governo sulla cessione delle quote di Industria italiana autobus è stata troppo affrettata, porta in un vicolo cieco.
L'Ugl Metalmeccanici dà,
nell'immediato, disponibilità a trovare soluzioni che non
possano essere solo per l'interessamento del gruppo Seri,
ritenendo esserci troppi dubbi per un progetto molto importante
e dove il governo ha investito 200 milioni di euro". Lo afferma
Antonio Spera, segretario dell'Ugl Metalmeccanici, che chiede al
governo di "fare un passo indietro rispetto alla cessione a un
gruppo imprenditoriale della provincia di Caserta ritenuto, sia
dall'UglM sia dai lavoratori, poco adatto al tipo di produzione
industriale dell'azienda".
"C'è bisogno - prosegue Spera - di convocare un tavolo con
tutti i soggetti industriali, con le Regioni in presenza dei
loro rispettivi governatori oltre a Invitalia e Leonardo per
rivedere tale operazione dagli aspetti gravissimi,
inaccettabili, che desta molta preoccupazione. Il governo riapra
la trattativa per verificare una eventuale offerta di altra
cordata imprenditoriale". Ugl Metalmeccanici lamenta la scarsa
informazione sul progetto del gruppo Seri e sottolinea che
"Invitalia e Leonardo stanno portando avanti un'operazione
anomala, senza che questa sia accompagnata da un progetto
industriale condiviso da tutti e in primis dal sindacato. Urge
la riapertura del tavolo che ci veda tutti dialogare in un
confronto sulle proposte in essere o da mettere in campo per
sgomberare tutte le nostre preoccupazioni". "Per l'UglM -
conclude Spera - esiste margine di rivalutazione e recupero,
consapevoli che c'è una grande opportunità di mercato nel
trasporto pubblico locale in Italia, grazie agli investimenti
del Pnrr, e non si capisce perché bisognerebbe consegnare il
tutto a imprese estere e di fatto fare un accordo con un grande
gruppo cinese, che ha già visitato gli stabilimenti nei nostri
territori".
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