Nuovi interrogatori, nel cosiddetto
caso Pierina, questa mattina in Questura a Rimini dove il
sostituto procuratore Daniele Paci e il capo della Squadra
Mobile, l'ispettore Marco Masia, hanno ascoltato la nipote della
vittima e un parente della nuora, entrambi sentiti come persone
informate sui fatti. Ad essere ascoltata per prima, la figlia di
Manuela Bianchi e Giuliano Saponi. La ragazza 17enne, la sera
dell'omicidio della nonna, Pierina Paganelli, 78 anni, era a
casa con la mamma e lo zio Loris Bianchi. La ragazza è di fatto
l'alibi per entrambi e oggi in Questura avrebbe ribadito la
versione dei fatti già resa nell'immediatezza dei primi giorni.
La giovane, che si sarebbe anche corretta in un secondo
momento sugli orari della serata, ha raccontato di essere stata
con la mamma e lo zio per tutto il tempo. Gli inquirenti le
hanno anche chiesto dei rapporti tra la nonna e la mamma e del
fatto se fosse o meno a conoscenza della relazione di Manuale
Bianchi con Louis Dassilva, il vicino di casa senegalese e
tutt'ora unico indagato per l'omicidio di Pierina.
"Mia mamma non me l'ha mai detto" pare abbia risposto la
ragazza che non saprebbe dire se invece la nonna sapesse o meno.
Ascoltato come persona informata sui fatti anche il marito di
una cugina di Manuela che avrebbe testimoniato come vi fossero
degli asti e dei rancori tra la nuora e la suocera. Secondo il
testimone, Pierina era rammaricata del fatto che Manuela e il
figliol Giuliano si fossero allontanati. Era evidente per i
parenti che la nuora nutrisse dei forti sentimenti per un altro
uomo, Louis Dassilva dunque che a sua volta ricambiava Manuela e
con la quale voleva appunto "fuggire".
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