MODENA, 04 DIC - "Quella notte ci siamo salutati con un ciao ciao.
Poi le ho chiesto un passaggio a casa e lei ha accettato.
Mi ha chiesto di trascorrere tempo con lei, non voleva tornare a casa. È arrivata un'auto dall'altra parte, sembrava ci arrivasse addosso e mi ha chiesto di scendere dall'auto. Ho dormito vicino ad un garage sotto la pioggia". Sono le parole di Mohamed Gaaloul, 31enne tunisino imputato davanti alla Corte di assise di Modena per l'omicidio di Alice Neri, trovata morta carbonizzata nella sua auto nelle campagne di Concordia, il 17 novembre 2022.
Gaaloul, che venne fermato in Francia, sta rilasciando dichiarazioni spontanee in aula, raccontando la propria versione. Gaaloul ha parlato del rapporto con l'amica che quella notte contattò per chiedergli un passaggio, già sentita come testimone nella precedente udienza. Alle domande della presidente della Corte, Ester Russo, il tunisino, con un'interprete, ha riferito dell'incontro con la vittima e del giorno successivo, quando, dopo aver trascorso la notte in campagna, raggiunse la casa dei cugini. In aula sono presenti il fratello e la madre di Alice Neri oltre a Luciano Garofano, ex comandante dei Ris di Parma e nel pool di consulenti delle parti civili.
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