Sarà, Fabrizio Curcio, già capo
del Dipartimento della Protezione Civile dal 2015 al 2017 e poi
ancora dal 2021 al luglio scorso, nuovo Commissario
straordinario alla ricostruzione nei territori colpiti
dall'alluvione in Emilia Romagna, Toscana e Marche, in
sostituzione del generale Francesco Paolo Figliuolo. La
presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, spiegano da Palazzo
Chigi in una nota, "sentito il Ministro per la protezione civile
e le politiche del mare, Nello Musumeci, in seguito alle
interlocuzioni intercorse con la Presidenza della Repubblica e
con le Regioni interessate, in particolare la Regione
Emilia-Romagna, intende proporre al primo Consiglio dei ministri
utile la delibera per la nomina dell'ingegner. Fabrizio Curcio
quale nuovo Commissario straordinario".
Designazione, quella dell'attuale capo Dipartimento
dell'amministrazione generale, del personale e dei servizi al
Mef che viene commentata positivamente dal predidente della
Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale.
"Sono convinto che grazie alle sue competenze, alla sua
professionalità unita alla nostra conoscenza del territorio
potremo segnare un passo nuovo - argomenta in una nota -: questa
nomina avviene anche a seguito delle interlocuzioni avute con la
Presidente del Consiglio nell'ultimo mese. Ho grande stima
dell'ingegner Curcio, ho lavorato con lui durante l'emergenza
alluvionale in Romagna nel 2023; il suo contributo e la sua
presenza sul campo insieme a noi sono stati determinanti nelle
operazioni di salvataggio delle persone, e di contenimento dei
danni".
Nel ricordare come in prima istanza si fosse avanzata "una
proposta diversa proponendo di identificare direttamente nella
Regione la struttura commissariale" e come si sia "compreso
quasi subito che il governo non era disponibile a questo
percorso - prosegue de Pascale - ho comunque apprezzato la
disponibilità in ultima istanza della premier Meloni a giungere
ad una scelta e un percorso condiviso come avevo auspicato nella
conferenza stampa di fine anno". Quindi, puntualizza, "abbiamo
richiesto e ottenuto una figura competente in materia e la sua
presenza fisica sul campo insieme alla relativa struttura di
supporto e un rapporto diretto nuovo con l'esecutivo per le
modifiche normative necessarie. Queste premesse sono per noi
essenziali per segnare un cambio di passo sia sugli indennizzi
che sulla messa in sicurezza del territorio".
Adesso, conclude il presidente emiliano-romagnolo - sta a
tutti dimostrare, alle porte di questo 2025, che su una vicenda
così pesante, che toglie il sonno agli uomini e alle donne della
nostra terra, la Repubblica, nel suo insieme, può e deve fare di
meglio di quanto visto fino ad oggi".
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