"Io spero che in Europa, anche in virtù del voto popolare, il modello italiano di centrodestra che unisce popolari, conservatori e partiti identitari possa essere esportato in Europa e creare una nuova maggioranza al Parlamento europeo che sposti l'asse politico e rimetta al centro gli interessi strategici dell'Unione". Queste le parole del recentemente riconfermato presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, a margine della plenaria del Comitato delle Regioni che si sta tenendo a Mons, in Belgio. "Le formazioni e le politiche di sinistra, improntate a un'impronta totalmente ideologica, stanno consegnando agli altri grandi player internazionali, a cominciare dalla Cina", ha aggiunto.
Il modello italiano, secondo Marsilio, deve prevalere anche in virtà dell'impegno che la futura legislatura europea deve prendere nei confronti dei settori più deboli. "La vicenda dei motori elettrici o dell'agricoltura - aggiunge - messa in ginocchio da certe politiche sedicenti ambientaliste per abbattere un nonnulla di emissioni di CO2, consegna i nostri agricoltori nelle mani della concorrenza extraeuropea. E così non si difende l'Europa".
"Gli europeisti dovrebbero innanzitutto affermare, difendere e tutelare la sovranità energetica, industriale e strategica dell'Europa", conclude Marsilio.