BRUXELLES - "Chi fa pressione sui nostri partner affinché non ci consegnino armi a lungo raggio capaci di colpire sul territorio russo ci sta legando le mani, cosi non possiamo proteggere non solo la nostra nazione, non solo il nostro territorio, ma proteggere l'Europa e le sue genti, compreso il popolo italiano". Lo ha detto all'ANSA detto l'ex presidente ucraino Petro Poroshenko durante la sua visita all'Eurocamera a Bruxelles.
"Sulla questione della possibilità per l'Ucraina di usare armi a lungo raggio si è sviluppato un dibattito molto strano in Italia, mi sembra che agli italiani piaccia il calcio, giusto? Provi a immaginare una partita, diciamo non so, Lazio-Roma, e a una delle due squadre viene dato il divieto di superare la linea del centro campo, le sembrerebbe giusto o equilibrato?", ha aggiunto il politico ucraino commentando la scelta degli eurodeputati italiani di non votare il punto 8 della risoluzione in supporto all'Ucraina approvata durante la scorsa plenaria a Strasburgo. "Non sarà possibile per l'Ucraina vincere con queste limitazioni, questo è chiaro, abbiamo il legittimo diritto a proteggere il nostro territorio, se la nostra intelligence ci fornisce le coordinate esatte di un deposito di munizioni, il più delle volte consegnate dalla Corea del Nord o dall'Iran, abbiamo il diritto di distruggerlo", ha concluso l'ex presidente.
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