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>>>ANSA/ Gli alleati di Kiev pronti a nuovi aiuti sostanziosi

>>>ANSA/ Gli alleati di Kiev pronti a nuovi aiuti sostanziosi

Dopo il tour di Zelensky. Ucraina abbatte 28 droni

BRUXELLES, 12 ottobre 2024, 19:04

Redazione ANSA

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(di Mattia Bernardo Bagnoli) L'uragano Milton, oltre ad aver flagellato la Florida, ha colpito duramente pure le aspettative dell'Ucraina. Il presidente Volodymyr Zelensky avrebbe infatti dovuto partecipare al summit dei leader di Ramstein, in Germania, convocato da Joe Biden per galvanizzare il sostegno alleato in un momento in cui le forze di Kiev faticano a mantenere le posizioni nel Donbas - esempio plastico di quanto il cambiamento climatico possa impattare persino sulla geopolitica. Ma il paradiso, per l'Ucraina, non è perduto. Non ancora, perlomeno. Gli Usa stanno già lavorando ad una nuova data per il summit. Dove è previsto l'annuncio di nuovi aiuti militari "sostanziosi".
    L'indicazione viene dai circoli militari americani. "Gli alleati stavano pianificando di annunciarli a Ramstein: l'intenzione ora è di trovare un'altra data, forse nelle prossime settimane", dichiara un alto funzionario Usa alla vigilia della ministeriale Difesa della Nato, prevista a Bruxelles la prossima settimana. La due giorni comprenderà - come ormai è prassi - una riunione del Consiglio Nato-Ucraina in cui il ministro ucraino Rustem Umerov aggiornerà i colleghi sulle esigenze della campagna di autunno. Il vertice di Ramstein, quando si terrà, "avrà successo nel contrastare l'impressione che il sostegno per Kiev sta rallentando o che gli alleati non abbiano più nulla da dare", assicura la fonte.
    "Le cose per l'Ucraina non stanno andando purtroppo benissimo, né sul piano economico né su quello militare: l'Europa, se vuole contare di più in questo mondo, deve aumentare il sostegno militare, non c'è niente da fare", ha d'altro canto sottolineato il Commissario Ue per l'economia, Paolo Gentiloni, intervenendo alla festa del Foglio a Firenze.
    L'Ucraina però è impaziente. Zelensky ha terminato il suo tour europeo ed è tornato in patria a dare la carica. "Pacchetti di difesa per la protezione, sistemi di difesa aerea e investimenti nella produzione di droni e altre armi in Ucraina: questi sono i risultati delle nostre visite a Londra, Parigi, Roma e Berlino", ha scritto su X. "Ho presentato i dettagli del Piano di Vittoria ai nostri partner e ora lavoreremo per massimizzare i nostri sforzi sia in prima linea che attraverso la diplomazia: il nostro compito comune è quello di avvicinare una pace giusta per l'Ucraina e per tutta l'Europa", ha aggiunto. Nel mentre continuano a piovere le bombe a Zaporizhzhia (3 feriti, compresa una ragazzina di 11 anni) e i droni kamikaze (28, 24 dei quali abbattuti dalla contraerea).
    Negli ambienti diplomatici alleati si sottolinea come Zelensky stia "ammorbidendo" la sua posizione intransigente sulla vittoria totale - dunque l'accento sulla dimensione diplomatica - e che, allo stesso tempo, i passi avanti sul campo, per la Russia, siano accompagnati da perdite "astronomiche" in termini di vite umane. A New York - spiega un alto funzionario europeo - l'incontro organizzato da Brasile e Cina sul possibile processo di pace in Ucraina - a margine dell'Assemblea Generale dell'Onu - ha raccolto l'adesione di 23 Paesi (pochi) e solo in 13 hanno firmato il documento. Di più.
    Brasile e Cina hanno dovuto eliminare una frase in cui si affermava che le parti avrebbero dovuto riconoscere le reciproche "legittime preoccupazioni in materia di sicurezza" - un linguaggio chiaramente sostenuto da Mosca - in favore di un più blando "legittimi timori".
    Le posizioni di Brasile-Cina (che puntano al sostegno del sud globale) e quelle dell'Europa (schierata con la formula di pace ucraina) restano "molto distanti" ma, appunto, qualcosa si muove. L'obiettivo è quello di chiudere la partita nel 2025.
    Come, non è ancora chiaro. Centrale resta però la tenuta di Kiev. Da qui la necessità di rafforzarla in vista di un negoziato tutto da immaginare.
   

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