Nessuna legge d'emergenza, come
preannunciato a settembre, ma una decisa stretta sulla politica
d'asilo. Il governo olandese valuta un nuovo pacchetto di misure
per frenare la migrazione che include anche il rafforzamento dei
rimpatri verso la Siria. Lo riportano i media olandesi,
precisando che i negoziati tra i partiti di maggioranza sono in
corso, con alcune riserve espresse dai liberali di destra (Vvd).
Il piano prevede un significativo irrigidimento della
politica nei confronti della Siria, con la possibilità di
dichiarare alcune aree del Paese "sicure" già entro l'anno.
Questo consentirebbe il rimpatrio dei siriani richiedenti asilo
e anche di coloro già in possesso di un permesso di soggiorno.
Tra le altre misure incluse nel pacchetto vi sono anche il
ripristino dei controlli alle frontiere esterne, il rilascio di
permessi di soggiorno limitati a tre anni, restrizioni per il
ricongiungimento familiare e la detenzione dei migranti trovati
senza documenti validi. Il leader dell'estrema destra, Geert
Wilders, ha accolto favorevolmente il piano, auspicando che
tutta la coalizione di governo dia il proprio sostegno.
Il premier olandese, Dick Schoof, la settimana scorsa aveva
confermato l'ulteriore ipotesi di creare centri di rimpatrio dei
migranti in Uganda, riferendo di averne parlato anche con la
premier Giorgia Meloni alla riunione sulla politica migratoria
promossa da Italia, Olanda e Danimarca a margine del Consiglio
europeo del 17 ottobre.
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