(di Marcello Campo)
Il presidente Joe Biden aiuterà
Kiev sino alla fine del suo mandato. A due mesi
dall'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca Anthony
Blinken è tornato a rassicurare l'Europa e l'Ucraina sul
sostegno americano nella guerra contro la Russia. Le parole di
Blinken sono giunte da Bruxelles, dove il segretario di Stato
americano ha incontrato il segretario generale della Nato, Mark
Rutte e poi il Consiglio Atlantico.
"Con la Nato - ha sottolineato Blinken - abbiamo un programma
molto intenso e importante per i prossimi due mesi, il
presidente Biden ha intenzione di portare a termine il lavoro e
di usare ogni giorno per continuare a fare ciò che abbiamo fatto
in questi ultimi quattro anni". Dopo chissà cosa succederà. Ed è
su questo che si sta concentrando il segretario generale
dell'Alleanza. Nel frattempo Rutte ha reso l'onore delle armi
all'amministrazione osservando che comunque è stata capace, con
i suoi sforzi, di aver fermato Mosca: "Gli Usa continuano a
sostenere la Nato. E grazie alla leadership americana - ha
evidenziato l'ex premier olandese - l'Ucraina è riuscita a
prevalere nella sua lotta" contro la Russia ed "è riuscita a non
far vincere Putin. E noi dobbiamo fare di più". "Biden userà
ogni giorno per aiutare Kiev", ha assicurato Blinken.
L'arrivo di Trump continua a mietere più di un timore nella
Nato e in Ue per gli effetti sulla guerra in Ucraina. Rutte, tra
i primissimi a complimentarsi con Trump, con il presidente
eletto ha messo subito in chiaro che quella sarebbe stata la
futura posta in gioco: "La sua leadership - aveva scritto sui
social il 6 novembre - sarà ancora una volta fondamentale per
mantenere forte la nostra Alleanza. Non vedo l'ora di lavorare
di nuovo con lui per promuovere la pace attraverso la forza
della Nato". Parole che lette oggi sembrano più un auspicio che
una certezza. Le prime decisioni del nuovo Commander in Chief,
viste da Bruxelles, infatti non sembrano molto rassicuranti: con
una mossa a sorpresa Trump ha rivoluzionato il Pentagono,
scegliendo come segretario alla Difesa Pete Hegseth, un veterano
ed ex anchorman di Fox News.
Rutte, in questi primi passi mossi nell'era Trump, ha
sottolineato innanzitutto un punto: con l'ingresso della Nord
Corea nella guerra in Ucraina è in atto un allargamento del
fronte, che ora coinvolge anche l'Indo-Pacifico, area sulla
quale l'attenzione di Trump è sempre stata alta. "La nostra
risposta sarà ferma", ha dal canto suo sottolineato Blinken.
Il segretario di Stato americano, dopo la Nato, ha fatto
tappa presso le istituzioni comunitarie, incontrando l'Alto
Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell. Al
Consiglio Affari Esteri della prossima settimana gli effetti
dell'arrivo di Trump sulla guerra in Ucraina saranno un tema sul
tavolo. "Se Trump deciderà di ridurre il sostegno militare
all'Ucraina, la risposta da parte dell'Unione europea dovrà
essere di mantenere i rapporti con Kiev e il suo popolo e
continuare a offrire loro il supporto necessario", ha
sottolineato Borrell parlando successivamente alla Plenaria
dell'Eurocamera e ammettendo che, per l'Ue, sostituire gli aiuti
americani richiederà "uno sforzo notevole". Uno sforzo che non
tutte le capitali, a cominciare da Budapest, sono disposte a
fare.
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