BRUXELLES - "L'Italia è tra i Paesi ad aver sofferto di più la contrazione delle marinerie. Il commissario per la pesca e gli oceani, Costas Kadis" ha dimostrato di avere "grande comprensione, c'è volontà comune di arrivare a un obiettivo" sulle quote pesca per il Mediterraneo e il Mar Nero per il 2025. Lo ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, in un punto stampa a margine dei lavori del Consiglio Agrifish a Bruxelles, mentre proseguono le trattative sulle quote relative al prossimo anno, su cui Roma, insieme a Madrid e Parigi ha fatto asse per chiedere una revisione della proposta della Commissione. Una proposta "che era stata formulata prima dell'insediamento del nuovo Esecutivo", che "quindi va corretta", ha puntualizzato il ministro, chiarendo che l'obiettivo è quello di "mettere in condizione le nostre marinerie di rendere compatibile la sostenibilità ambientale con la redditività del sistema di pesca. L'Italia "pesca solo nel Mediterraneo a differenza di molte altre nazioni anche europee" e ha registrato una riduzione "delle marinerie del 23% negli ultimi 10 anni e del 50% in poco più di 30 anni, ben superiore a qualsiasi altra nazione europea", ha aggiunto. Un crollo da ricondurre alle "regole a cui sono stati sottoposti i nostri imprenditori della pesca" troppo "rigide che gli hanno impedito di continuare a fare quello che era il loro mestiere", ha detto, chiedendo una decisiva "inversione di tendenza" da parte Ue.
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