Venerdì mattina 38 stati
dell'Osce, tra cui l'Italia, hanno invocato il cosidetto
"Meccanismo di Vienna" sui in fatti in corso in Georgia. Il
Meccanismo di Vienna è uno strumento in seno all'Organizzazione
per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) che consente
agli Stati partecipanti di sollevare questioni relative alla
situazione della "dimensione umana" in uno o più membri
dell'Osce. Lo Stato sul quale è invocato tale meccanismo deve
fornire risposte immediate e obbligatorie.
Gli Stati chiedono "risposte concrete e sostanziali alle
richieste internazionali di rispettare il diritto alla libertà
di riunione pacifica, di associazione e di espressione per il
popolo georgiano e di rilasciare i dimostranti detenuti
arbitrariamente".
La cordata di 38 Stati Osce ritiene inoltre che in Georgia sia
minacciata la libertà di riunione, "con le autorità georgiane
che hanno utilizzato violenza ingiustificata e un uso eccessivo
della forza contro cittadini georgiani, manifestanti, membri dei
media e personaggi dell'opposizione". Alcuni dei
maltrattamenti, sottolineano, "potrebbero costituire tortura:
sono emerse segnalazioni secondo cui l'80% degli individui
detenuti dal 28 novembre ha subito abusi fisici o psicologici,
molestie o trattamenti degradanti".
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