BRUXELLES - La Corte europea ha condannato la Commissione Ue a risarcire con 400 euro i danni subiti da un visitatore tedesco del suo sito web "Conferenza sul futuro dell'Europa" che per quel gesto ha visto trasferiti i suoi dati personali negli States. Tramite il collegamento ipertestuale "Accedi con Facebook" visualizzato sulla pagina web del Login UE, la Commissione ha creato quindi le condizioni per la trasmissione dell'indirizzo IP dell'individuo interessato all'impresa statunitense Meta.
Il ricorso è stato presentato da un cittadino residente in Germania che ha denunciato la Commissione per aver violato il suo diritto alla protezione dei dati personali quando, nel 2021 e nel 2022, ha visitato il sito web della Conferenza sul futuro dell'Europa, gestito dalla Commissione. In particolare, si era registrato all'evento "GoGreen" attraverso tale sito web utilizzando il servizio di autenticazione EU Login della Commissione, dopo aver selezionato l'opzione di accesso con il suo account Facebook.
Secondo l'interessato, durante le sue visite al sito web i suoi dati personali, tra cui il suo indirizzo IP e le informazioni sul suo browser e sul suo terminale, sono stati trasferiti a destinatari stabiliti negli Stati Uniti. Su tale base, ha chiesto il pagamento di 400 euro a titolo di risarcimento del danno morale che sostiene di aver subito a causa dei trasferimenti in questione. Richiesta accolta dalla Corte, secondo cui la Commissione ha commesso una violazione sufficientemente grave di una norma di legge che ha lo scopo di conferire diritti ai singoli.
L'interessato ha subito un danno morale, in quanto si è trovato in una situazione di incertezza per quanto riguarda il trattamento dei suoi dati personali, in particolare del suo indirizzo IP. Per il giudice esiste inoltre un nesso causale sufficientemente diretto tra la violazione della Commissione e il danno morale subito dall'interessato. Poiché sono soddisfatte le condizioni per l'accertamento della responsabilità extracontrattuale dell'Unione europea, il Tribunale ha condannato quindi la Commissione a risarcire il danno morale subito e ordina alla Commissione di versare all'interessato la somma di 400 euro richiesta.
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