BRUXELLES - La Commissione Europea crede che sia possibile "aprire il primo cluster" sui negoziati d'ingresso dell'Ucraina nell'Ue e al momento "l'unico ostacolo è l'unanimità".
L'Ungheria ha infatti messo il veto e rimanda tutto a "consultazioni bilaterali" da tenersi questa estate.
"Il nostro processo di allargamento è un processo basato sul merito, è sempre stato così" ha spiegato un portavoce della Commissione, sottolineando che "l'allargamento è e rimarrà una priorità per questa Commissione". "Per quanto riguarda l'Ucraina abbiamo avviato i negoziati per l'adesione a giugno 2024", ha ricordato. "È stato un riconoscimento della determinazione dell'Ucraina ad avanzare nel suo percorso verso l'Ue, ad attuare riforme trasformative nonostante la guerra di regressione in corso della Russia", ha detto ancora.
Il portavoce ha sottolineato i "progressi costanti" compiuti dall'Ucraina che si trova ora nella fase di screening, un esercizio formale e tecnico condotto dalla Commissione per preparare l'avvio formale dei negoziati di adesione, in cui viene allineata la normativa dello Stato che aspira ad entrare in Ue a quella europea settore per settore. "A condizione che siano soddisfatte tutte le condizioni richieste, la Commissione è impaziente di aprire il primo cluster, quello sui fondamentali, il prima possibile nel 2025" ha aggiunto il portavoce ricordando che è necessario che "tutti gli Stati membri siano d'accordo".
Di recente l'Ungheria è tornata più volte a minacciare il veto sulla questione dell'adesione dell'Ucraina all'Ue, dossier che richiede numerose deliberazioni all'unanimità. "Il futuro del processo di allargamento è ora nelle mani dei cittadini ungheresi, avranno la possibilità di esprimere la propria posizione in questa consultazione avviata dal governo ungherese", ha detto oggi il ministro ungherese per gli Affari europei Janos Boka, lasciando intendere che il blocco resterà almeno fino al termine della consultazione. "Stiamo aspettando i risultati prima dell'estate", ha detto.
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