BRUXELLES, - I 27 capi di Stato e di governo hanno dato il via alla riunione del Consiglio europeo.
Il vertice di marzo è tradizionalmente dedicato ai temi economici.
I lavori sono partiti con un dibattito sull'Ucraina, nel corso del quale è intervenuto da remoto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che aggiornerà i leader sulla sua telefonata con Donald Trump. In agenda poi è previsto il pranzo con il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, seguito dallo scambio su competitività e difesa (al primo punto prenderà parte anche il capo della Bce, Christine Lagarde).
I leader, stando alle bozze delle conclusioni, daranno il via libera al piano ReArm della Commissione europea e al Libro Bianco sulla difesa, chiedendo però di continuare a "portare avanti" il lavoro. Le questioni ancora da risolvere (in pratica i dettagli del piano, dall'articolazione delle catene del valore in chiave più o meno Made in Europe alle opzioni sui finanziamenti) si negozieranno da qui a giugno quando si terrà il prossimo Consiglio europeo, piazzato strategicamente all'indomani del vertice Nato dell'Aia, dove i leader dell'Alleanza saranno chiamati a concordare i nuovi target di spesa (probabilmente intorno al 3%). A chiudere i lavori sarà un dibattito sulla gestione dell'immigrazione, da cui non ci si aspetta molto, se non una presa d'atto del lavoro in corso. Seguirà la cena, con un primo dibattito orientativo sul nuovo bilancio Ue, che darà input alla Commissione, chiamata a presentare proposte questa estate. L'agenda è fitta e dunque non si esclude che il vertice possa continuare anche domani.
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