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L'alleanza di 36 regioni Ue per l'automotive a confronto con il Parlamento europeo

L'alleanza di 36 regioni Ue per l'automotive a confronto con il Parlamento europeo

La Lombardia alla guida da inizio 2025

15 ottobre 2024, 15:08

Redazione ANSA

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L 'alleanza di 36 regioni Ue per l 'automotive a confronto con il Parlamento europeo - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'alleanza di 36 regioni Ue per l 'automotive a confronto con il Parlamento europeo - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - Una strategia per l'industria europea dell'automotive e ingenti finanziamenti che ne accompagnino la transizione: l'Alleanza delle regioni Ue dell'automotive cerca la sponda dell'Eurocamera per definire le priorità del nuovo ciclo istituzionale in un momento che in cui l'industria delle auto "è nel pieno di una rivoluzione" e va accompagnata. Su invito dell'europarlamentare socialdemocratica Elena Sancho, l'Alleanza delle 36 regioni europee - di cui nove italiane - ha incontrato questa mattina alcuni membri del nuovo Parlamento, evidenziando le difficoltà per la transizione del settore e sollevando preoccupazioni per il nuovo quadro finanziario dedicato alla Coesione, ritenuto "fondamentale" per lo sviluppo dei territori ma minacciato dalle idee di centralizzazione di Ursula von der Leyen.

"Crediamo tutti negli obiettivi di decarbonizzazione, vogliamo raggiungerli, ma se vogliamo farlo dobbiamo prendere atto che dobbiamo cambiare qualcosa per raggiungerli", ha messo in guardia Guido Guidesi, assessore della Lombardia allo Sviluppo economico. A partire da inizio 2025 la presidenza di turno dell'Alleanza passerà nelle mani della regione italiana, che dunque si prepara a detterne l'agenda. Parlando di "segnali negativi" da parte di Bruxelles sulla transizione, Guidesi ha esortato le istituzioni a puntare su innovazioni e anticipazione.

"Raggiungeremo" l'obiettivo di "mobilità a zero emissioni solo se avremo mobilità a più trazioni", includendo nella transizione non solo l'elettrico, ma anche "biocarburanti, carburanti sintetici e idrogeno". Sfida determinante per i territori è quella prossimo bilancio a lungo termine. Se i fondi saranno mobilitati solo per i governi nazionali sarà l'inizio della fine", ha messo in chiaro Guidesi. A fargli eco anche Thomas Schmidt, a capo dell'intergruppo del Comitato delle regioni per l'automotive, secondo cui il dibattito ancora embrionale sul futuro della politica di coesione e del bilancio "sta creando incertezza". La Coesione "rimane il principale strumento di finanziamento per i territori", ha detto, promettendo battaglia sulla gestione condivisa.

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