"Negli ultimi anni, l'Europa ha
dimostrato di essere un modello nella regolamentazione del
digitale, dal Dsa all'Ai Act. Tuttavia, stiamo pagando il prezzo
di un rischio concreto: quello che la sola regolamentazione
senza i necessari investimenti e incentivi soffochi
l'innovazione tecnologica". Lo ha detto l'eurodeputato Sandro
Gozi, intervenendo alla tavola rotonda sull'AI organizzata a
Bruxelles dal Lisbon Council.
"Molte start-up europee, invece di crescere, finiscono per
essere bloccate da norme troppo frammentate spesso a causa
delle 27 interpretazioni differenti da parte di governi e
authority nazionali e di un'armonizzazione insufficiente. Questo
non è accettabile, dobbiamo trovare un equilibrio. Come ha
sottolineato il presidente Macron, unire sovra-regolamentazione
e sotto-investimento è una combinazione letale che condanna
l'Europa all'isolamento sulla scena mondiale e al rischio
concreto di rimanere indietro rispetto a Cina e Stati Uniti.
L'Europa può ambire ad avere una AI umanista, attenta ai nostri
valori: per ottenere questo risultato è evidente che non può
essere la Cina a dettare gli standard globali, ma serve una più
forte collaborazione in particolare con Regno Unito, Usa e
India", ha spiegato.
"Per mantenere la nostra rilevanza, servono investimenti
ambiziosi, una regolamentazione ragionevole e una visione a
lungo termine. Iniziative come la creazione di un ventottesimo
regime, ad esempio, con leggi commerciali e sistemi fiscali
unificati e semplificati per start-up e Pmi e con la creazione
di un mercato dei dati europeo, possono essere la soluzione
innovativa per semplificare le operazioni nell'economia
digitale. E' quello che ci dice anche il rapporto Draghi", ha
concluso l'eurodeputato liberale.
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