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L'Est, la Spagna, le spie, i primi verdetti di Euro 2024

L'Est, la Spagna, le spie, i primi verdetti di Euro 2024

Ritardi e caos: c'era una volta il mito dell'efficienza tedesca

ISERLOHN, 27 giugno 2024, 13:56

Redazione ANSA

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L 'Est, la Spagna, le spie, i primi verdetti di Euro 2024 © ANSA/EPA

L 'Est, la Spagna, le spie, i primi verdetti di Euro 2024 © ANSA/EPA

 Un'Italia che si salva solo all'ultimo secondo grazie al gol di Zaccagni, le squadre dell'Est d'Europa che alzano la testa su quelle dell'ovest spostando gli equilibri, una Spagna che vola sulle ali di Yamal e Williams, le spie, il caos e il mito dell'efficienza tedesca sfatato.

Finita la fase a gironi degli Europei di calcio in Germania è il tempo di primi bilanci per una competizione che prosegue tra sogni infranti, voglia di stupire, reali problemi organizzativi; e guardando semplicemente al lato tecnico, resta il bagliore lasciato negli occhi dalle fiammate delle giovanissime Furie Rosse - Yamal e Nico Williams in testa - che hanno messo a nudo tutte le debolezze degli azzurri campioni in carica. Ecco, punto per punto, quel che lascia la fase a gironi di Euro 2024.

- LE SQUADRE DELL'EST STUPISCONO TUTTI: a partire dalla Georgia di Kvaratskhelia che strapazza il Portogallo di Cristiano Ronaldo - vera sorpresa della prima fase - fino alla Slovenia che rischia di battere l'Inghilterra, passando per Romania e Slovacchia. Tutte agli ottavi con tanta voglia di continuare il cammino, e spostando sempre di più gli equilibri calcistici continentali a oriente, per la gioia probabilmente anche del presidente dell'Uefa, lo sloveno Aleksander Čeferin. Andando ancora più la c'è poi l'exploit della Turchia di Vincenzo Montella che ha fatto crescere l'entusiasmo anche della numerosa comunità turca in Germania, riversatasi nelle strade a festeggiare con auto imbandierate e clacson a tutto spiano anche a Iserlohn, quartier generale degli azzurri

- LA 'SORTE' DELL'ITALIA DI SPALLETTI: finiti i gironi, emerge un dato chiaro sullo 'stellone' azzurro. L'Italia è agli ottavi graze al gol di Zaccagni a Lipsia al 98', senza il quale Donnarumma e compagni sarebbero già fuori visti i piazzamenti delle migliori terze dei gironi, nei quali in caso di sconfitta non sarebbero rientrati. In piu' l'Italia, attesa a Berlino agli ottavi dalla Svizzera, ora si trova nella parte bassa del tabellone dove l'unica insidia vera è rappresentata dal possibile incrocio ai quarti con l'Inghilterra che finora non ha certo impressionato. Nella parte alta invece ci sono tutte le big, oltre alla Spagna, i padroni di casa della Germania, la Francia, il Portogallo e il Belgio di Lukaku.

- UNA SPAGNA CHE VOLA: fino ad ora l'unica squadra che fatto impressione facendo vedere qualcosa di nuovo grazie ai suoi giovani funamboli è la Roja dei vari Yamal, Nico Williams e Pedri. Per il resto le altre formazioni, compresa la Germania che gioca in casa, non hanno lasciato il segno, con la Francia frenata dall'infortunio al naso della sua stella Kylian Mbappé e il Portogallo a fine ciclo con un Cristiano Ronaldo versione 'Last Dance'.

- RIECCO LE 'STASI': si rivedono le spie nel calcio, quelle che svelano i segreti dello spogliatoio e dicono prima la formazione. Ironia del caso, a far scoppiare il caso, di cui hanno parlato molto anche i giornali tedeschi, è stato il ct dell'Italia Luciano Spalletti nella pancia dello stadio di Lipsia nella Germania Est, dove una volta c'era la Stasi, temuto organo di sicurezza e spionaggio interni. Un dramma ben raccontato dal film Premio Oscar 'Le vite degli altri'. Ma non è solo Spalletti: ci sono i droni per spiare gli allenamenti a porte chiuse degli altri, come successo alla Svizzera prima della partita con la Scozia.

 - C'ERA UNA VOLTA LA GERMANIA: ad Euro 2024 è stato di fatto sfatato il mito dell'efficienza tedesca in ogni di tipo di servizio e della perfetta organizzazione di eventi sportivi e non, con un occhio speciale all'ordine pubblico negli stadi e fuori. Un paese, da Est a Ovest, che a quanto visto nel corso degli Europei di calcio sembra il lontano parente della precisione divenuta emblematica. Ora, a quanto visto a Euro 2024 e a detta anche di molti media tedeschi - tutto questo non c'è più: treni in ritardo, confusione dentro le stazioni ferroviarie e tifosi accalcati fuori dallo stadio senza sapere da quale ingresso entrare.
Problemi fin dal primo giorno, quello di Germania-Scozia, un inizio che ha lasciato interdetti tifosi e giornalisti presenti, increduli di quello che stava accadendo.

Ci sono molte storie di tifosi che arrivano in ritardo a causa di problemi della Deutsche Bahn (DB), le ferrovie tedesche. Anche il direttore organizzativo della competizione, Philipp Lahm, ha pagato il prezzo saltando il calcio d'inizio della partita Ucraina-Slovacchia venerdì scorso. I social network si sono scatenati contro una delle città ospitanti, Gelsenkirchen, ex cittadina mineraria di 265.000 abitanti, nel bacino della Ruhr (ovest) dove moltissimi tifosi hanno riferito di essere stati bloccati per diverse ore, in assenza di tram e treni, nella serata prima di Inghilterra-Serbia. Poi, a proposito dei controlli inefficenti, c'e' stato il caso dell'intruso nascosto nel costume della mascotte Albärt e in possesso di un falso accredito che si è intrufolato all'Allianz Arena di Monaco di Baviera in occasione della partita inaugurale di Euro 2024 vinta 5-1 dalla Germania contro la Scozia. Per non parlare poi dei volontari Uefa che non sanno l'inglese per spiegare le più elementari informazioni ai tifosi e i giornalisti innaffiati in tribuna stampa dalla birra dai tifosi più scalmanati senza che nessuno intervenga. Tra i grandi nodi di cui si sta discutendo, ci sono i costi degli Europei e l'utilizzo dei soldi dei contribuenti tedeschi.

Il campionato europeo di calcio, secodno Christoph Breuer, dell'Istituto di Economia e Management dello Sport della Sporthochschule di Colonia, è una manifestazione che crea profitto soprattutto per gli organizzatori, e cioè per la Uefa. Nonostante il ritorno economico in comparti come quello della ristorazione e quello alberghiero, grazie all'arrivo di migliaia di tifosi stranieri, secondo alcuni calcoli, le città tedesche che ospitano gli Europei starebbero spendendo almeno 66 milioni di euro in più, rispetto a quanto previsto inizialmente.  Lo dimostra una ricerca condotta dalla redazione giornalistica investigativa non profit tedesca Correctiv.Lokal insieme a FragDenStaat, che parla di 295 milioni di costi per le dieci città che ospitano l'evento. Il costo totale si aggirerebbe intorno ai 650 milioni di euro, secondo ricerche del settimanale "Der Spiegel" e del secondo canale televisivo tedesco Zdf. Dalla stampa tedesca a quella inglese è stato sottolineato come il trasporto ferroviario in Germania "è un disastro completo e i tifosi ne stanno pagando il prezzo". Incredibile, per la 'locomotiva' d'Europa. 
   

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