"Che la nostra Scuola, rimanendo fedele allo spirito che ne ha fatto muovere i primi passi, rimanga sempre giovane, brillante, creativa, capace di esplorare nuove direzioni e cogliere nuove sfide.
Così è stato in passato e così dovrà essere in futuro".
E' l'augurio del direttore della
Sissa, Stefano Ruffo, inaugurando l'anno accademico, che cade in
occasione del 40/o anno di vita. Un periodo in cui, è stato
spiegato, sono stati laureati più di 1700 studenti, molti dei
quali provenienti dall' estero. Sono intervenuti anche lo
scrittore ed ex fisico Paolo Giordano e, con una lectio
magistralis sui buchi neri, il capo dipartimento Fisica teorica
del Cern di Ginevra, Gian Francesco Giudice. Giordano ha
invitato gli scienziati a costruirsi una coscienza, a non essere
distanti dalla vita di tutti i giorni, e citando Oppenheimer,
dall'"essere-umano-in-generale". Giudice, invece, ha parlato di
buchi neri, materia "che coinvolge tantissimi settori di studio
e che illustra lo spirito della fisica".
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