E' stato stimato in quasi 105
milioni il valore dell'impatto economico diretto e indiretto
dell'adunata nazionale degli alpini a Udine nel 2023, calcolato
su una base di 297.500 presenze. Mentre il conseguente gettito
fiscale è stato valutato in circa 26 milioni. È quanto emerge
dalla ricerca sull'impatto economico, sociale, valoriale e
ambientale dell'evento condotta dal Dipartimento di Scienze
economiche e statistiche dell'Università di Udine in
collaborazione con l'Associazione nazionale alpini.
L'indagine, pubblicata nel volume L'adunata degli alpini.
Valori, economia e sostenibilità (Forum) e presentata oggi, ha
consentito di raccogliere oltre 3.400 interviste e analizzare un
centinaio di variabili per indagare le ricadute della
manifestazione sulle comunità di riferimento.
Oltre il 60% del campione, secondo il report, riconosce
l'evento come unico nella sua capacità di creare condivisione e
vicinanza intergenerazionale. In base ai dati pre e post evento,
i ricercatori spiegano che l'adunata rafforza il processo di
trasmissione dei valori degli alpini tra la popolazione. La
percezione di valori come fratellanza, solidarietà, amor di
Patria e allegria è molto più elevata nella fase successiva alla
manifestazione piuttosto che in quella precedente, specie fra i
non alpini. "Il volume - afferma il rettore Roberto Pinton -
aggiunge non solo un tassello importante alle conoscenze,
gettando luce su ciò che avviene dietro le quinte di un grande
evento, ma, andando oltre agli aspetti quantitativi, documenta
il legame strettissimo tra il Friuli e gli alpini".
Per il presidente nazionale dell'Ana, Sebastiano Favero, "un
lavoro di ricerca come questo assume un'importanza fondamentale,
perché con criteri rigorosi e scientifici definisce un ritratto
globale dell'impatto di un'adunata sulle persone e sul loro
ambiente. Uno strumento che diventa prezioso anche in
prospettiva, per leggere le adunate in una chiave sempre più
oggettiva".
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