L'assemblea straordinaria dei soci
di Autostrade Alto Adriatico ha deliberato l'aumento di capitale
sociale fino a 105 milioni per l'attuazione del nuovo piano
economico finanziario. Un piano che, come illustrato nella
seduta, "prevede 1 miliardo 895 milioni di euro di investimenti
per opere da eseguire nel periodo concessorio, principalmente
relativi agli interventi programmati nel tratto della A4 tra San
Donà di Piave e Villesse; nessun aumento dei pedaggi nella rete
di propria competenza, almeno per il prossimo biennio
(2025-2026), e prospettive di risultati economici positivi da
qui ai prossimi 30 anni".
Il Pef - ora al vaglio del Ministero delle Infrastrutture -
tiene conto dell'incremento della spesa per investimenti per
circa 600 milioni - informa la concessionaria - a causa
dell'aumento dei prezzi dei materiali da costruzioni, e fa
fronte alle prescrizioni in sede di valutazione di impatto
ambientale su nuove opere nel tratto veneto come la bretella di
collegamento al casello di San Stino. A ciò si è aggiunta la
necessità di prevedere nell'arco dei prossimi 30 anni nuovi
investimenti di manutenzione straordinaria per circa 370 milioni
per la ricostruzione delle opere d'arte più datate (cavalcavia e
ponti).
"La ricapitalizzazione - spiega il presidente di Autostrade
AA, Marco Monaco - è essenziale per avere un patrimonio
disponibile coerente con gli investimenti che la Società intende
attuare nell'ammodernamento di una rete viaria strategica per
l'intera nazionale e l'Europa, senza gravare economicamente su
famiglie, imprese e utenti della strada".
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