Quasi 30 mila presenze in 104 giorni di apertura, con una media di oltre 270 visitatori al giorno.
Passata attraverso tutti gli ostacoli della pandemia, ha chiuso
i battenti ieri a Roma a Palazzo delle Esposizioni "FUORI", la
mostra di arte italiana contemporanea della Quadriennale curata
da Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol.
Inaugurata il 29
ottobre 2020, la rassegna è stata sospesa due volte (dal 5
novembre al 3 febbraio e dal 13 marzo al 26 aprile) e ha
conosciuto tre proroghe che hanno consentito non solo di
recuperare tutti i giorni di chiusura, ma di estendere
ulteriormente la durata di un mese rispetto al calendario
originale, per permettere l'affluenza di quanti più visitatori
possibili. Questo, fanno notare gli organizzatori, "grazie a un
importante impegno corale da parte delle istituzioni coinvolte e
al continuo sostegno del main sponsor Eni e dei main partner
Gucci e Intesa Sanpaolo". Dal 29 ottobre 2020 non si è mai
spenta l'installazione Corpo di Fabbrica di Norma Jeane, simbolo
di tenace resistenza: al calare del buio e fino all'alba, le
arcate di Palazzo delle Esposizioni hanno sempre pulsato di luce
seguendo in tempo reale la frequenza e l'intensità del respiro
dell'artista attraverso un dispositivo a distanza. E non solo:
anche durante i periodi di sospensione, FUORI è rimasta
"aperta" sul sito www.quadriennale2020.com e sui canali social
di Quadriennale e Palazzo delle Esposizioni e il seguito della
pagina Fb è stato costante con un +30% di interazioni durante
il periodo di apertura della mostra.
Il profilo Instagram ha registrato una crescita esponenziale
di follower, segnando +300% nell'ultimo anno. Un progetto che
ha coinvolto in totale 43 artiste e artisti, in maggior parte
donne, di cui 29 alla loro prima partecipazione alla
Quadriennale, 14 under 35, 15 stabilmente all'estero. Oltre 300
le opere, con 18 nuove produzioni, su 4.000 mq di Palazzo delle
Esposizioni, suddiviso in 35 sale dall'allestimento di
Alessandro Bava.
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