La presidente dell'Assemblea
capitolina Svetlana Celli, i capigruppo capitolini e i
componenti della commissione Mobilità hanno visitato questa
mattina il cantiere della nuova stazione Venezia della Metro C.
Con loro l'assessore alla Mobilità Eugenio Patanè e i
rappresentanti di Roma Metropolitane e del Contraente Metro C
Scpa.
"E' stata una preziosa occasione per vedere da vicino uno dei
cantieri più importanti a Roma - ha commentato Celli - Abbiamo
avuto il coraggio e la determinazione di far partire questa
grande opera guardando al futuro, a prescindere da chi
amministrerà e da chi la inaugurerà. La stazione di Piazza
Venezia è il simbolo del piano di trasformazione che la nostra
amministrazione ha avviato e sta realizzando. Non solo
rappresenta un progetto di altissimo livello tecnologico e
ingegneristico, ma permetterà anche di ricucire il centro alla
periferia: basti immaginare che, attraverso la linea C della
metro, una consistente parte di popolazione della periferia est
potrà raggiungere il cuore della città con un solo mezzo, con
evidenti risvolti positivi e miglioramento della qualità della
vita. Sarà anche un autentico scrigno storico-artistico -
conclude Celli - uno spazio museale visitabile dai viaggiatori
all'interno del quale verrà ricostruito il tracciato originale
della via Flaminia. Insomma, Roma si mette in movimento e guarda
al futuro. Ringraziamo le maestranze e tutti coloro impegnati in
questa bella impresa".
"Andrea Sciotti, Rup della Linea C e direttore tecnico di
Roma Metropolitane - aggiungono la capogruppo Pd Valeria Baglio
e i presidenti dem delle commissioni Mobilità e Bilancio
Giovanni Zannola e Giulia Tempesta - ci ha illustrato gli
interventi e abbiamo visto all'opera l'idrofresa più grande
d'Europa, costruita appositamente per scavare le pareti
perimetrali della nuova stazione metropolitana, pesa più di 180
tonnellate e ci consente di arrivare fino a 85 metri di
profondità. C'è una squadra enorme che sta lavorando dietro
questo grande progetto che ci permetterà di raggiungere un alto
livello di efficienza delle linee metro. Sappiamo dei disagi
inevitabili dovuti al cantiere ma siamo certi che il futuro
della città passa anche per queste opere straordinarie. Avremo
una stazione moderna che ospiterà anche parte delle strutture
antiche che verranno rinvenute nel corso dello scavo: una nuova
attrazione culturale e turistica per una Capitale più forte e
proiettata verso il futuro".
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