"Quello votato oggi in Consiglio
regionale è un bilancio figlio della crisi politica della
maggioranza che si è aperta dopo le europee e che non si è più
ricomposta". Lo ha detto il capogruppo del Partito Democratico
nel Consiglio regionale del Lazio Mario Ciarla in merito alla
legge di bilancio e stabilità votate oggi. "Ne riflette infatti
l'impossibilità, oltre l'incapacità, di trovare una sintesi
politica anche nelle scelte che hanno riguardato l'atto più
politico di ogni amministrazione, cioè il bilancio. Gli unici
provvedimenti che danno risposte concrete a bisogni concreti e
generali del Lazio sono frutto delle battaglie delle opposizioni
e del Partito Democratico portate avanti in questi mesi pur in
condizioni proibitive. Dalle risorse destinate al fondo taglia
tasse per le fasce più deboli che arriva da un nostro odg votato
in primavera, ai 10 milioni messi per il sostegno agli affitti,
ai 5 milioni per le agevolazioni del tpl regionale. Scelte
precise come precisa e circostanziata è stata la nostra volontà
di concentrare ulteriori risorse proprio su quei capitoli di
spesa su cui il governo centrale ha deciso con la sua manovra di
far calare la mannaia: sanità e comuni. Di fronte ai tagli della
Meloni, il Partito Democratico del Lazio ha deciso di voler
destinare 4 milioni di euro al fondo regionale per l'autismo con
il fine di potenziare in particolare la neuropsichiatria
infantile e 3 milioni ai Comuni del Lazio come Anzio e Nettuno
che, dopo essere stati sciolti per mafia durante gli anni di
amministrazione della destra, nelle scorse settimane sono
tornati al voto e oggi necessitano di essere sostenuti nel
percorso di ricostruzione di un tessuto sociale ed economico
libero da ogni forma di condizionamento illegale. Da parte della
maggioranza di centrodestra invece si certifica la totale
assenza di visione che, pur all'interno di un perimetro più
stretto descritto dall'assessore Righini, poteva e doveva essere
espressa. Invece ci troviamo di fronte alla moltiplicazione di
micro finanziamenti a pioggia, corrispondenti al tentativo,
assolutamente irricevibile, di moltiplicare le poltrone con
l'invenzione di quelle dei sottosegretari per risolvere una
crisi chiaramente ormai irrisolvibile, che non sono altro che
l'inevitabile sbocco di una incapacità di fare sintesi, di far
corrispondere a una maggioranza numerica anche una maggioranza
politica" ha concluso Ciarla.
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