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In evidenza
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In collaborazione con Università degli Studi Roma Tre
Celebrare la Giornata
internazionale per la eliminazione della violenza contro le
donne, lunedì 25 novembre, per l'Università degli Studi Roma Tre
vuol dire organizzare un incontro dal titolo "La violenza sulle
donne fra Storia e attualità: politiche di empowerment femminile
e di contrasto alle discriminazioni di genere", che si svolgerà
proprio lunedì 25 novembre alle ore 15.30 presso l'Aula Magna
del Rettorato (Via Ostiense, 133 - Torre A - II piano).
L'evento, prevede i saluti istituzionali di Massimiliano
Fiorucci, rettore Università Roma Tre, di Anna Lisa Tota,
Prorettrice Vicaria Università Roma Tre e di Paola Gallo,
Presidente Comitato Unico di Garanzia, Università Roma Tre. Il
prof. Paolo Carusi, introdurrà la docente Carmela Covato, che
svolgerà la relazione dal titolo "Il silenzio e la parola".
Aperto a tutti coloro che hanno bisogno e/o desiderio di uscire
da situazioni di difficoltà, violenza e discriminazioni di
genere. Seguirà una tavola rotonda, moderata da Francesca
Fanuele, giornalista del TgLa7. Durante il dibattito prenderanno
la parola Susanna Donatella Campione, senatrice; Cecilia D'Elia,
senatrice e vicepresidente Commissione parlamentare di inchiesta
sul femminicidio; Vincenza Rando, senatrice e Coordinatrice
Comitato Cultura della legalità e protezione dei minori della
Commissione d'inchiesta sul fenomeno delle mafie; Alessandra
Todde, presidente della Regione Sardegna.
Le conclusioni saranno affidare alle due docenti di Roma Tre
Liliosa Azara e Francesca Borruso, componenti del Comitato
scientifico insieme a Paolo Carusi, Paola Gallo, e Anna Lisa
Tota.
L'evento è organizzato dal Gruppo di lavoro di Ateneo per le
attività connesse alla Public History e alle Public Memories,
guidato dal prof. Carusi, con il patrocinio del Gender
Interuniversity Observatory.
"Le iniziative contro la violenza rivolta alle donne
rappresentano un impegno continuo e costante che l'Università
Roma Tre mette in atto su vari fronti: quello educativo e
formativo, proponendo corsi e insegnamenti; quello informativo
tramite iniziative, convegni e seminari di divulgazione; quello
operativo, promuovendo e sostenendo azioni concrete nella
società civile come l'attivazione di un centro antiviolenza
intitolato, nel nostro caso, a "Sara Di Pietrantonio". Questo
incontro, organizzato dal nostro Ateneo per la ricorrenza del 25
novembre, rappresenta un importante momento di confronto sulla
violenza di genere ed un'occasione per tenere alta l'attenzione
su un'emergenza quanto mai attuale", ha dichiarato il rettore,
Massimiliano Fiorucci.
"Partecipo con piacere a questa meritoria iniziativa dell'ateneo
romano Roma Tre - ha detto la senatrice Susanna Donatella
Campione. Ogni occasione di confronto e approfondimento è
preziosa per comprendere le cause profonde della violenza contro
le donne. Su questo tema coloro che esercitano funzioni
politiche e in particolare le donne che rappresentano le
istituzioni devono mostrare la massima coesione. Il contrasto a
questo odioso fenomeno non ha colore politico e deve prevalere
su ogni logica di parte".
"Per contrastare la violenza maschile contro le donne non
bastano buone leggi, serve sostenere un cambiamento culturale
radicale e formare persone che sanno applicare correttamente
quelle norme", ha affermato la senatrice Cecilia D'Elia.
"In questa giornata dedicata alla eliminazione della
violenza contro le donne ricordo sempre le parole di donne che,
da contesti di violenza e di terrore, hanno trovato il coraggio
di denunciare e solo per questo sono state uccise. Donne
coraggiose in cerca di dignità e libertà; libertà di vivere e di
scegliere chi amare", ha affermato la senatrice Vincenza Rando.
"La violenza è una conseguenza dei comportamenti - ha
dichiarato la presidente della Regione Sardegna - Alessandra
Todde. La società e gli uomini vanno formati ed educati al
rispetto del ruolo delle donne e alle pari opportunità. Per
questo mi sono sempre battuta affinché si lavorasse
incessantemente sui temi di sviluppo femminile. Aiutiamo le
donne affinché non si sentano in colpa se denunciano".
In collaborazione con Università degli Studi Roma Tre
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